Taranto – Ilva: il piano di acquisto Ancelor-Mittal, nel dettaglio.
L’incontro di ieri a Roma tra i Commissari Straordinari ilva e la Am InvestCo Italy (Ancelor – Mittal, gruppo Marcegaglia, e con partecipazione di Intesa San Paolo), ha confermato il decreto di acquisizione del 5 giugno del MISE.
Il piano di acquisto si ripartisce nel seguente modo:
Costo acquisizione 1.8 miliardi di euro;
Canone di affitto trimestrale di 180 milioni a partire dalla fine del 2017, con durata minima di 2 anni e soggetto ad approvazione delle autorità competenti;
Investimenti di 2.4 miliardi in 7 anni (comprendenti i 300 mila della famiglia Riva, in seguito alla transazione di patteggiamento), ripartiti tra 1.3 miliardi di investimenti industriali per acciaierie, altiforni e linee di finitura e 1.1 miliardi di investimenti ambientali per l’adeguamento alle normative Aia (autorizzazione ambientale integrata), inclusi 288 milioni per i lavori di bonifica;
Produzione per 6 milioni di tonnellate all’anno di acciaio grezzo – per il tetto massimo fissato dall’Antitrust – che diventeranno 9. 5 milioni di tonnellate di acciaio finito, dal 2023 – con la riapertura dell’altoforno 5 dello stabilimento di Taranto – a raggiungimento della conformità alle disposizioni Aia;
Investimento di 10 milioni di euro per iniziative sul territorio, come la realizzazione di un centro di ricerca a Taranto, con impiego di lavoratori locali;
L’impegno ad utilizzare tecnologie a bassa emissione di carbonio, se economicamente compatibile con il piano industriale previsto;
Impiego del Know- how aziendale del gruppo Ancelor-Mittal per incrementare qualità, efficienza produttiva e operativa, di tutti gli stabilimenti Ilva;
Attività di sostegno assistenziale e sociale ripartite in 3 anni, alle famiglie di Crispiano, Massafra, Montemesola, Statte, Taranto;
Impiego di 10.000 unità di lavoratori (14.220 unità, attualmente), con possibilità di incremento a seguito di accordi sindacali e cassa integrazione straordinaria, per un massimo di 4.100 lavoratori, che rimarranno in capo all’ Amministrazione Straordinaria e saranno impiegati nelle opere di bonifica e decontaminazione.
Nota dei Commissari Straordinari Ilva: “Con la firma dell’accordo Ilva può contare su una proprietà solida, di un leader industriale e competente, che si è impegnata a fare importanti investimenti tecnici, a tutelare l’occupazione ed a realizzare il piano di risanamento ambientale. È stato un processo lungo ed impegnativo che, nell’obiettivo di mantenere in vita questo importante asset strategico per il Paese, ha visto la partecipazione attiva dei lavoratori, del governo, delle istituzioni nazionali e locali nonché delle forze politiche. Si avvierà rapidamente l’attività di bonifica dei siti, utilizzando i fondi trasferiti dalle disponibilità della famiglia Riva”.