Taranto, esuberi ILVA – Il sindaco Stefàno: “Non è possibile che decisioni così importanti vengano prese a distanza di 500 km”
“E’ un momento di particolare dolore e apprensione perché stiamo parlando di persone che perdono la dignità del lavoro. Anche la difesa di un solo posto è un atto dovuto e deve essere sentito. Qui si parla di 6.500 persone, è impensabile e inaccettabile, oltretutto senza discussione. Bisogna discutere, ma non fra poche persone, le persone coinvolte devono sapere perché.” Così il sindaco di Taranto Ippazio Stefano interviene a Effetto Giorno su Radio 24 in merito alla situazione dell’ILVA.
Il Sindaco di Taranto spiega a Radio 24: “Noi vogliamo che si discuta anche con le istituzioni locali. Io chiudo la mia esperienza politica, non sono candidato e non devo proseguire. Sto parlando per il rispetto dei cittadini, delle persone e dei lavoratori, non è possibile che decisioni così importanti vengano prese a distanza di 500 km.” Al giornalista Simone Spetia che gli domanda ‘Quindi lei chiede che le istituzioni locali, tra cui lei e la Regione, siano coinvolte?’ il Sindaco Stefano risponde: “Si, coinvolti!” e aggiunge: “bisogna spiegare il perché, qual è il futuro. Cassa integrazione vuol dire togliere la dignità alle persone, vuol dire togliere la prospettiva.”
Il sindaco di Taranto spiega poi a Radio 24: “Abbiamo detto per anni che la politica industriale la fa il governo e la siderurgia di Taranto e quella italiana, che dipende da Taranto, sono indispensabili alla Nazione. Adesso non si può voltare pagina dopo anni di sacrifici, stiamo parlando di persone che non hanno lavorato in un ambiente salubre, ci sono persone che hanno perso la vita, persone che hanno perso la salute, i cittadini sono stati danneggiati abbiamo sopportato tutto questo perché ci hanno detto che era indispensabile per la Nazione. Adesso dopo tanti anni ci si viene a dire che si può ridurre, tanto chi paga sono le persone che hanno lavorato fino a questo momento e i tarantini e tutta la provincia.”