Taranto – Guardiamo al turismo ma non risolviamo i problemi: “Così quello che si osserva in foto è l’assurda normalità”
Rompo il silenzio in questa orrenda campagna elettorale per dire la mia.
Questa città ha così tanti problemi che solo chi non l’ama ha il coraggio di parlare di grandi progetti, sapendo che non sarà possibile realizzarli per ragioni che, per il momento, si omette di raccontare. Non lo farò neanch’io, perché voglio che i sedicenti salvatori della patria vengano pubblicamente smascherati dal tempo che rimane un grande galantuomo.
Scrivo questa nota dolente per esprimere tutta la mia delusione riguardo una serie di cose.
Prima tra tutte, nessuno, e sottolineo nessuno, si è occupato di guardare alle uniche criticità urbane che possono essere velocemente e concretamente affrontate e risolte già con il primo insediamento della nuova amministrazione.
Ma tant’è, si è così presi dal parlare di progetti irrealizzabili e di promesse da marinaio che la contingenza delle cose è diventato un dettaglio inutile.
E invece per me non lo è.
Perché una città che guarda al futuro deve rimuovere ogni ostacolo alla civiltà e alla dignità umana.
Si parla tanto di prove di normalità solo perché abbiamo visto una danza della pizzica e due spartani allietare le menti di 4 turisti sbarcati dalla Thompson e poi nessuno si accorge che la normalità in questa città non alberga per niente.
La foto che ho allegato è una delle tante storture che legano Taranto al suo destino di città per decenni presa in giro dalle fatue promesse elettorali in cui ci siamo cascati più o meno tutti.
In questa dannata e ipocrita campagna elettorale, non vi è alcun accenno ai problemi seri, urgenti e.. risolvibili con un minimo impegno.
E così quello si osserva in foto è l’assurda normalità quotidiana di cui nessuno parla.
Tra i vari progetti (che in realtà sarebbero solo paventate proposte in assenza di strategia e di risorse), nessuno accenna alla vastità delle barriere architettoniche poste in ogni dove, alla drammaticità dell’assenza di un piano serio della pedonabilità e dei parcheggi, all’assurda mancanza di un baluardo per chi è soverchiato dalle prassi e dalle norme incivili e nulla può dal basso del suo handicap.
Si parla tanto di futuro, ma di futuro non ce n’è. Se non si comincia dalle piccole cose.
Sono sicuro che i signori candidati sindaco vorranno ravvedersi e utilizzare questi ultimi giorni di campagna elettorale per farsi un giro della città. Alla ricerca delle criticità da affrontare con effetto immediato. Il futuro dipende da queste piccole cose. Sono queste che fanno grande una città.
Gianluca Lomastro, MADE IN TARANTO
—————————–
Solo qualche minuto dopo la pubblicazione Lomastro ha inviato a tutte le redazioni un secondo messaggio che vi riportiamo di seguito
Gentili signori,
vogliate scusare la mia ignoranza ma ho appena scoperto che il sig Fornaro ha tratto l’argomento in questione nel suo programma elettorale.
Per cui, con la presente, chiedo gentilmente di non prendere in considerazione il comunicato in oggetto inviato con precedente Email
In fede
Gianluca Lomastro
MADE IN TARANTO ®