Taranto- Human Library, nuovo appuntamento con la Biblioteca Vivente
Continua la nona edizione del Gorge Festival, partita il 31 gennaio scorso e promossa dall’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus, allo scopo di riscoprire il significato del lemma comunità, diffondere la cultura delle differenze, conservare la memoria storica locale, educare le nuove generazioni (e non solo) alla bellezza e all’ascolto, mediante incontri socio-culturali quotidiani che traggono spunto da esercizi tipici del training attoriale e della scrittura creativa.
Oggi, 17 febbraio, la Biblioteca Popolare in Via Pupino #90 a Taranto ospita, a partire dalle ore 18.30 alle ore 21.30, il nuovo appuntamento della Human Library, promosso dal Gruppo Giovani del Comitato Territoriale Arcigay Taranto e dalla Hermes Academy. La partecipazione è libera e gratuita, ma si consiglia la prenotazione al +39 388 874 6670. Per proporsi come libri viventi, è necessario contattare il medesimo numero.
La Biblioteca Vivente (traduzione italiana di Human Library) è un metodo innovativo, semplice e concreto per promuovere il dialogo, ridurre i pregiudizi, rompere gli stereotipi e favorire la comprensione tra persone di diversa età, sesso, stili di vita e background culturale. Si presenta come una vera biblioteca, con i bibliotecari e un catalogo di titoli da cui scegliere; la differenza sta nel fatto che per leggere i libri non bisogna sfogliare le pagine ma parlarci, poiché i libri sono persone in carne ed ossa. Questi libri viventi vengono presi in prestito per la conversazione: ogni lettore sceglie il suo libro. I libri viventi sono persone consapevoli di appartenere a minoranze soggette a stereotipi e pregiudizi; desiderosi di scardinarli, essi si rendono disponibili a discutere le proprie esperienze e i propri valori con altri. L’incontro rende concreta ed unica la persona che si ha davanti, che smette quindi di essere percepita come rappresentante di una categoria sulla base di una generalizzazione, ma viene riconosciuta nella sua unicità, una persona che non rappresenta nessuno se non la propria esperienza e storia. Intervistati, sia i libri che i lettori la descrivono come un’esperienza di grande impatto, che ha arricchito in modo significativo la loro umanità.
Nata a Copenhagen, Human Library fu creata da un ristretto gruppo di giovani come risposta all’aggressione a sfondo razzista subita da un loro compagno nel 1993. Convinti che la comprensione fosse la pre-condizione della tolleranza, i giovani hanno fondato l’associazione Stop The Violence, raggiungendo in breve tempo 30.000 adesioni fra i giovani danesi. Richiesta di preparare un intervento su larga scala per il festival di Roskilde nel 2000, Stop The Violence ha messo a punto il metodo Human Library, che pone le persone di fronte ai loro pregiudizi, offrendo uno spazio protetto in cui ospitare un dialogo franco ed aperto. L’iniziativa ha avuto un enorme successo, e dal 2003 è stata riconosciuta dal Consiglio d’Europa come buona prassi e come tale incoraggiata. Da allora è stata esportata in tutto il mondo con grande successo. A Taranto e nella sua provincia è stata introdotta dalla Hermes Academy e da Arcigay il 29 marzo 2016 e da allora viene riproposta ogni settimana.
A seguire, la riflessione di Alessandra Rotondo. «Le biblioteche sono luoghi di arricchimento umano e culturale imprescindibili. E la loro funzione di centri per la diffusione del sapere è garantita essenzialmente dai servizi e dalle infrastrutture che incorporano, dalle competenze del personale che le gestisce e dall’ampiezza, la ricchezza e l’accuratezza delle collezioni che popolano i loro scaffali. Questo è innegabile. D’altronde, tanto l’esperienza quotidiana quanto molti studi di settore (basta pensare alle rilevazioni del Pew Research Center, che evidenziano come le biblioteche statunitensi siano state percepite dalle comunità di riferimento come centri di aggregazione e di progresso sociale, oltre che di cultura e d’informazione) mettono in luce la profonda e ramificata valenza socio-antropologica di questi luoghi. Il progetto Human Library compie un passo ulteriore, sostituendo ai tomi le persone e enfatizzando la funzione di contatto e d’interscambio che ogni luogo deputato alla cultura dovrebbe proporsi di avere. La prima biblioteca umana nasce nel 2000 a Copenaghen, per volontà della ONG Stop the Violence. Il format è semplice ma di grande impatto: persone, invece dei libri. Da prendere in prestito per ascoltarne le storie. In questi sedici anni di attività l’iniziativa si è ampliata, collezionando spin off in diverse città del mondo e strutturando e arricchendo la sua offerta. Se uno dei meriti della lettura è quello di iniziarci a mondi lontani, arricchendoci di esperienze profondamente diverse da quelle che viviamo nella vita di tutti i giorni e facilitando la nostra percezione dell’altro, Human Library amplifica l’effetto permettendo ai suoi utenti di leggere anche quelle storie che è difficile scrivere, guidati dalla voce dei loro protagonisti. Ex tossici, disoccupati, musulmani, convertiti, veterani, prostitute, genitori single, persone affette da sindrome bipolare e da autismo, rifugiati, poliamorosi, naturisti, vittime di abusi e di violenze, senzatetto, alcolisti, sieropositivi, appassionati di body modification estrema: il catalogo di Human Library è ampio e in divenire e consente ai frequentatori della biblioteca di dialogare per mezz’ora con la persona scelta. Per imparare cose nuove, per allargare la propria conoscenza del mondo o semplicemente per attenuare la paura del diverso e per godere dell’inestimabile ricchezza dell’eterogeneità. Oltre che come utenti, ci si può avvicinare a Human Library proponendosi come libri nuovi da mettere in catalogo, oppure si può partecipare a uno degli incontri itineranti organizzati dall’associazione in giro per il mondo, durante i quali i best seller della collezione bibliotecaria vengono coinvolti in momenti di confronto corali, stimolando l’empatia, la tolleranza, la comprensione e il desiderio di scoperta dei presenti.»
Per visionare il calendario completo delle iniziative promosse dall’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus, consultare il sito www.hermesacademy.blogspot.it
Per ulteriori dettagli, proposte e per prenotare un appuntamento presso lo Sportello del Centro di Ascolto, contattare il +39 388 874 6670 (servizio attivo h24).