Taranto, migranti – Lo Slai Cobas denuncia: “Migranti cacciati dai centri e fatti dormire per strada”
Dopo i primi provvedimenti di revoca dell’accoglienza notificati venerdì 13, ieri ne sono stati notificati altri 3 e immediatamente eseguiti in serata, con l’intervento della polizia e tra le proteste dei migranti nel centro Bel Sit di Talsano.
Così 5 migranti sono stati messi per strada sotto la pioggia e lì hanno passato la notte e, come se non bastasse, altri ancora si aggiungeranno oggi.
Motivo dei provvedimenti è la partecipazione ad una protesta avvenuta il 3 novembre scorso a Talsano. I migranti, esasperati dalla situazione in cui erano costretti – non veniva corrisposto il pocket money da mesi, condizioni igieniche discutibili, assistenza sanitaria carente e cibo scadente – avevano bloccato la strada adiacente la struttura.
Nelle ultime settimane gli stessi migranti del Bel Sit, di Santa Sofia e di Paolo VI, insieme allo Slai Cobas hanno presidiato la prefettura per per avere risposte alle problematiche sanitarie e di mancanza di acqua calda e riscaldamento proprio in questi giorni di freddo intenso, di cibo scadente e scarso è scaduto.
Mentre il sindaco Stefano ci aveva ricevuto ed assicurato un suo intervento, subito realizzatosi con ispezioni degli uffici comunali competenti presso i centri di accoglienza, la vice prefetto Dottore.sa Trematerra non ha voluto neppure ricevere una delegazione e pochi giorni dopo Prefettura sono arrivati i provvedimenti di revoca dell’assistenza, firmati dalla stessa Trematerra.
Ieri è stata depositata una richiesta di revisione/sospensione del provvedimento.
Oggi una richiesta di accesso agli atti addotti a motivo della revoca (del cui procedimento non è mai stata data informazione prima dell’esecuzione).
Contestualmente, sia ieri che oggi, abbiamo chiesto di incontrare il funzionario competente ma dalla Prefettura non c’è stata alcuna diponibilità ad incontrarci.
oggi una delegazione
Il Sindaco ha invece ricevuto oggi una nostra delegazione e si è impegnato a fare il possibile per evitare che la situazione minacci la salute di questi migranti, senza più alloggio né vitto.
Invece che risolvere i problemi e perseguire chi viola i diritti dei migranti, si preferisce punire gli stessi migranti, quando protestano!
Lo Slaicobas continuerà ad attivarsi in tutte le forme per impedire che ciò avvenga!
Slai Cobas
IMMAGINE REPERTORIO