«Non vi abbandoneremo mai». Alla fine dell’arcobaleno c’è l’amore. Parte la raccolta solidale per donare defibrillatori alle scuole di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto.
Un giorno ti svegli e tutto ciò che hai costruito nella tua vita diventa improvvisamente polvere. Un giorno ti svegli e la donna o l’uomo che da una vita dorme accanto a te si trova sotto quei cumuli di polvere e sassi. Con essa o esso i ricordi, i sacrifici, le aspettative, i sogni di una vita.
Un giorno un bambino si sveglia e vede intorno a se solo macerie. Come glielo spieghi ad un bambino che da quella polvere bisogna pur ricominciare? Che quei sassi sui quali lacrime e disperazione hanno inciso grida di dolore, sommati ad altri sassi serviranno a ricostruire una vita che deve pur andare avanti, in un modo o nell’altro. E’ in quei momenti che viene fuori la vera umanità, quella che a noi piace. E’ in quei momenti che uomini e donne non si perdono d’animo e danno vita alla voglia di ricominciare. Perché “vita” è tutto ciò che dona amore in maniera incondizionata.
Il 2016 arrivato oramai al capolinea, ha segnato la nostra nazione in maniera atroce. Il forte sisma che ha colpito più volte il Centro Italia ha generato pianti e disperazione in chi improvvisamente, dal tutto, si è ritrovato per le mani il nulla.
L’Italia, quella solidale, quella che ci piace, si è mobilitata portando amore e supporto alle popolazioni colpite. Tra i tanti, la segreteria provinciale di Forza Nuova Rieti coordinata e guidata da Massimo D’Angeli, in strettissima collaborazione con l’Associazione Evita Peron (responsabile provinciale di Rieti Emanuela Sanzi) e Solidarietà Nazionale (responsabile provinciale di Rieti Arianna Pezzotti) sin dalle primissime ore subito dopo il tragico sisma che ha colpito Amatrice, Accumoli e altre zone, si è attivata immediatamente per mettere in moto un sistema di supporto per le famiglie colpite e per non farle sentire sole. Un raggio di sole dopo la tempesta. Al civico 81 di Via Garibaldi, in Rieti, è stato allestito un magazzino dove sono stati depositati ogni giorno generi alimentari e non, consegnati personalmente alle popolazioni colpite. Tantissime sono state le iniziative messe in atto e che hanno avuto quale priorità assoluta i bambini. Quegli stessi bambini che si sono trovati a domandarsi un “perché” troppo grande, al quale nessun adulto ha potuto rispondere. Quei bambini ai quali è mancata la favola della buonanotte nel caldo letto della propria casa.
Settimanalmente Massimo D’Angeli, Arianna Pezzotti ed Emanuela Sanzi con tutti i militanti, si sono recati nei vari luoghi per consegnare tutto ciò di cui vi era bisogno. Ai bambini sono stati consegnati a sorpresa album e figurine durante l’orario scolastico presso la struttura edificata e donata dal Trentino Alto Adige. Il 19 dicembre scorso invece, è stato organizzato il Babbo Natale per i bambini di Amatrice dall’infanzia alla scuola secondaria di primo grado . Un evento che ha regalato un giorno di sorrisi ai bimbi che hanno ricevuto i doni dal Babbo Natale dell’associazione Evita Peron Rieti, giunto sul posto grazie ad un bus della compagnia di trasporto laziale Cotral Spa che ha gentilmente permesso l’utilizzo del mezzo e sostenuto interamente la spesa.
“Noi non vi abbandoneremo mai”. E’ questo il motto, il “patto di fedeltà” che vede impegnate queste associazioni ogni giorno, in maniera concreta, fino a quando i paesi colpiti non torneranno al loro splendore. E non finisce qui, perché attualmente è in corso una raccolta fondi per donare un defibrillatore portatile alle scuole di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto. La rimanenza dei fondi raccolti verrà utilizzata come sempre per le attività di supporto alle popolazioni terremotate visto che Forza Nuova e le associazioni o i dipartimenti ad essa annessi, si autofinanziano interamente per svolgere qualunque iniziativa di solidarietà.
La gratificazione più grande è stata la risposta dei bambini: un grazie scritto con i colori dell’arcobaleno. L’arcobaleno, quel miscuglio di colori che dà l’idea della quiete dopo la tempesta. E ci piace pensare che alla fine dell’arcobaleno, quel luogo misterioso in cui si dice “ci sia un tesoro”, il tesoro vi sia davvero: l’operato di queste associazioni e enti che hanno a cuore il disagio di chi, all’improvviso, si è perso.