Brindisi/Perugia- Omicidio Raffaella Presta, chiesto il rinvio a giudizio per il marito. Il Pm: “ha agito con premeditazione.”
Per l’accusa, Francesco Rosi, avrebbe premeditato l’omicidio di sua moglie, Raffaella Presta. La notizia è trapela dal quotidiano online La Nazione. Secondo il pm Valentina Manuali che ha firmato la richiesta di rinvio a giudizio, Rosi avrebbe custodito il fucile utilizzato per l’omicidio sotto il letto per averlo a disposizione e utilizzarlo a sua discrezione. Proprio come è accaduto il 25 novembre scorso, quando, al culmine di un litigio, Rosi ha sparato due colpi di fucile in direzione della moglie, avvocatessa brindisina, mentre il loro figlio di 6 anni era in casa, in via del Bellocchio.
Per il magistrato, Rosi avrebbe agito con premeditazione e per motivi futili e abietti: «per punire la vittima per una presunta relazione extraconiugale» e per aver «commesso il fatto in presenza del figlio di sei anni». Queste sono le aggravanti contestate all’agente immobilaire, in carcere dalla sera della tragedia.
La prossima udienza è stata fissata il 2 dicembre prossimo.