Taranto – Paga e per te niente multa. Altri funzionari della provinciale nei guai
Corruzione, truffa e peculato. Sono queste le ipotesi di reato alla base dell’inchiesta avviata dal sostituto Procuratore della Repubblica dottor Maurizio Carbone, e che vede coinvolti otto agenti della Polizia Provinciale di Taranto, oggi sezione regionale di vigilanza.
Si tratta della stessa indagine in seguito alla quale qualche mese fa, due sovrintendenti (Antonio Marinelli e Antonio Carrieri) finirono ai domiciliari, mentre altri due (Fabio Gentile e Pietro Marzolla) furono sospesi dal servizio per un presunto caso di assenteismo, decisione quest’ultima successivamente revocata dal tribunale. Gentile e Marzolla erano accusati di aver timbrato il cartellino e di essersi in seguito allontanati dal posto di lavoro. Questo il motivo per cui era scattata la sospensione, annullata poi dopo l’appello presentato dai legali dei due agenti.
Per quanto riguarda i due sovrintendenti Marinelli e Carrieri, l’accusa è quella di aver ottenuto favori in cambio di un’omessa contestazione circa violazioni di natura edilizia.
Si sono concluse dunque le indagini preliminari e nel registro degli indagati spuntano 17 persone tra cui gli otto agenti e nove cittadini accusati in concorso nei vari reati. Grazie alle indagini condotte dai Carabinieri, sarebbero venute alla luce altre situazioni, che hanno coinvolto altri quattro funzionari della ex Polizia Provinciale.