Taranto – “La rosa violata” Talsano tra amore e cronaca
Una sofferta storia d’amore, una serie di stupri, un assassinio. E poi lo sprone di un esperto quale Andrea Camilleri. Si può riassumere così il libro “La rosa violata”, scritto dal talsanese Beppe Briganti e presentato nella serata di ieri presso il Seven Café a Leporano. Ha dialogato con l’autore Gianmarco Sansolino, redattore del giornale Voce del Popolo. Non sono mancate le domande del pubblico, rapito dalla ricchezza di particolari con la quale Briganti ha saputo raccontare la Talsano di un tempo, attraverso luoghi e volti, pur con nomi differenti. Il romanzo é un’interessante intreccio ambientato nella nostra terra a fine anni 90. A Talsano la storia reale dalla quale il racconto di fantasia é tratto, si è svolta per davvero. Nella borgata di Taranto è infatti nato e vive l’autore, che l’ha vissuta in prima persona.
Bo Mezzaspina e Mariella sono due ventiseienni che, amici sin dalle elementari, si accorgono di provare l’un l’altra qualcosa di più, si amano. Non poche vicende, però, si frapporranno alla buona riuscita della relazione. A partire da un vero e proprio complotto messo su da Samantha e Filippo. Bo si trasferisce a Cesena, Mariella dopo lo seguirà, ma giunta nella città romagnola inizierà per lei un’avventura dalle conseguenze inaspettate. Nel frattempo a Talsano una serie di aggressioni da parte di uno stupratore seriale e un corpo senza vita trovato davanti agli scogli di Tramontone, sono dei nodi da sciogliere per il maresciallo Mario Saccia. I personaggi, spesso di origine contadina, ma entrati repentinamente in contatto con una modernità che attrae e lusinga, si muovono tra progresso e tradizione, con problemi e disastrose sconfitte. Parte dei dialoghi sono in un dialetto talsanese riadattato per una migliore comprensione. Tra vicende degne della peggior cronaca nera, non mancano personaggi e situazioni che fanno sorridere. Momenti emozionanti si alternano sapientemente a situazioni decisamente comiche.
“Da anni mi portavo dentro questa storia e volevo scriverla – ha detto durante la presentazione Beppe Briganti – però, solo due anni fa sono riuscito a farlo. Poi ho avuto la fortuna di conoscere Camilleri e gli ho fatto leggere il primo manoscritto. Stupito, si è complimentato e mi ha regalato alcuni consigli. Sopratutto, mi ha detto di puntare molto sul dialetto e sulle caratteristiche della mia terra, è così ho fatto”. Questo per Briganti è il primo libro ma ha già annunciato la pubblicazione di un nuovo lavoro, si tratterà di un thriller ambientato anch’esso a Talsano. “La rosa violata” é disponibile in tutte le librerie e anche online.
Foto: Fabiola Iannantuoni