Taranto – Accompagnavano donna a serate “hot” ma per il giudice non c’è prostituzione
Si è svolto a porte chiuse un processo durato circa 3 anni, che ha visto coinvolti due cittadini di Manduria, Carlo Saracino e Antonia Micelli, e un cittadino di Mnteroni di Lecce Salvatore Tondo. Tutti e tre sono sati difesi dal’avvocato Massimo Manfreda. L’indagine parte nel 2008 da un locale di scambisti noto come “Il Ritrovo” in cui, secondo l’accusa, il Saracino insieme alla Micelli e al Tondo, avrebbe permesso la prostituzione di una donna di Ceglie e Messapica, con il pagamento di 300€ a serata. Sempre secondo l’accusa, come riporta il Quotidiano di Puglia, la donna partecipava agli scambi di coppia fingendosi la compagna del Tondo. Il locale, sito in Ceglie e Messapica, per la Procura di Brindisi, era una sorta di scudo per favorire la prostituzione. Ma gli imputati, difesi dall’avvocato Manfreda, hanno avuto ragione: non vi era uno sfruttamento della prostituzione, ma solo libertà sessuale e di costumi. Sono state così respinte le richieste di condanna del PM che aveva chiesto 5 anni di reclusione per gli imputati. I tre sono stati assolti.