Taranto – Allarme bomba in Auchan. Denunciato un extracomunitario.
Nel tardo pomeriggio del 21 ottobre scorso, i Carabinieri della Compagnia di Taranto intervennero all’interno di una locale galleria commerciale per un “allarme bomba”.
Poco prima infatti, un cittadino extracomunitario aveva provveduto a lasciare nei pressi delle casse, uno scatolo di grosse dimensioni con sovrapposto un foglio manoscritto, in lingua inglese, contenente frasi minacciose nei confronti della direzione commerciale. Sul posto, oltre ai militari dell’Aliquota Radiomobile e della Stazione Carabinieri di Taranto Salinella, intervenne una squadra artificieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dell’Arma jonica che, solo dopo aver messo in sicurezza l’area, opportunamente cinturata e bonificata, poterono accertare il contenuto dello scatolo, ovvero un televisore di grosse dimensioni.
Le indagini avviate a seguito dell’evento, condotte dai Carabinieri della Stazione di Taranto Salinella, hanno consentito l’identificazione del responsabile del gesto, un nigeriano classe 1982, residente a Taranto, il quale all’esito dell’attività è stato deferito in stato di libertà, alla Procura della Repubblica del capoluogo ionico, per procurato allarme e minacce.
La sera stessa i militari acquisirono le immagini di video-sorveglianza della galleria commerciale e solo dopo un’attenta analisi delle stesse e l’ascolto delle dichiarazioni dei testimoni hanno potuto accertare che il soggetto, oggi identificato nel giovane nigeriano, aveva abbandonato lo scatolo contenente il televisore rinvenuto, acquistato diversi giorni addietro del quale – ritenendo che non fosse perfettamente funzionante – aveva chiesto alcuni giorni prima la sostituzione; non avvenuta perché erano trascorsi troppi giorni dall’acquisto.
Il rifiuto generava la reazione dell’uomo che la sera del 21 ottobre, ritornato in galleria, abbandonava il tv color presso il box accoglienza, non prima però di aver lasciato un messaggio apponendo un foglio manoscritto sullo scatolo con sopra le predette frasi minacciose e promesse di ritorsioni nei confronti dell’esercizio commerciale. Ora dovrà rispondere del reato di procurato allarme e minacce.