Taranto – La Regione intervenga sugli sprechi e non cerchi alternativa nella chiusura degli ospedali”
“Che la Sanità regionale sia un colabrodo è cosa nota a tutti, ma più si avvicina la fine dell’anno, più la nostra preoccupazione e quella dei cittadini pugliesi monta. Il rischio, difatti, di ripiombare in un piano di rientro lacrime e sangue, esperienza drammatica già vissuta nel corso del precedente quinquennio amministrativo, è sempre più realistica”.
Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia, ribadisce il proprio parere “assolutamente contrario” rispetto alla possibilità “di un vertiginoso aumento della tassazione locale per ripianare i buchi del sistema sanitario o, in alternativa, alla chiusura di 26 ospedali”.
“Inutile girarci attorno – prosegue Pugliese – le prospettive non sono affatto rosee e parlano di un probabile deficit nel bilancio sanitario di 160-170 milioni di euro, ai quali vanno sommati 602 milioni delle anticipazioni per i debiti della Pubblica Amministrazione. Stando alle simulazioni del nostro Servizio Politiche Territoriali, il gettito pro capite, in Puglia, balzerebbe da 320 euro a 687 euro, ovvero il 114% in più”.
“Certo – attacca ancora il Segretario regionale della UIL – è vero che nel 2014 il gettito ticket in Puglia era minore alla media nazionale (16 euro contro 24), ma ciò è essenzialmente riconducibile a un sistema sanitario al collasso e qualitativamente non all’altezza, con evidenti carenze di organico ed enormi falle nel servizio di assistenza. Pertanto, la soluzione non può certo essere quella della frettolosa chiusura di quasi trenta nosocomi, ma al contrario le strutture esistenti, a cominciare dai 22 ospedali chiusi dalla precedente amministrazione, vanno rimodulate, creando una rete funzionale ed efficiente di centri di salute territoriali, in grado di arginare il numero spropositato di ricoveri ancora presente in Puglia, che comporta costi insostenibili per il sistema sanitario regionale (dai 500 ai 100 euro al giorno per ricovero)”.
L’unica soluzione percorribile, senza gravare ancora una volta sui cittadini, secondo Aldo Pugliese è una sola: “Intervenire con decisione sugli sprechi della Sanità regionale, sprechi che del resto sono sotto gli occhi di tutti e ormai quotidianamente sulle prime pagine dei giornali, a cominciare dall’avvio, stavolta concreto, di una centrale unica degli acquisti, da noi sollecitato da tempo e in svariati frangenti. Recita un vecchio adagio – conclude Pugliese – che chi ha tempo non aspetti tempo. A maggior ragione quando in ballo c’è la salute dei cittadini pugliesi”.
R.