Taranto – Freddo’ il padre con 4 colpi di pistola stanco dei maltrattamenti. Chiesto rito abbreviato.
Freddò il padre con quattro colpi di pistola nel febbraio 2014 e ieri gli avvocati difensori hanno chiesto il rito abbreviato per Eneo Motolese.
Il 21enne confessò di aver ucciso il padre per proteggere la madre e se stesso. Il ragazzo sottoposto a fermo per l’omicidio del padre Cosimo, 55enne, ucciso nel febbraio del 2014 davanti alla sua abitazione di via della Liberazione, a Taranto, confessò il delitto dopo un lungo interrogatorio nella caserma dei Carabinieri. Il giovane disse in quell’occasione di aver difeso sua madre e se stesso dalle continue aggressioni del padre, che dopo la scarcerazione aveva iniziato a drogarsi e chiedeva denaro agli altri familiari con atteggiamenti molto violenti.
Motolese fu ucciso con quattro colpi di pistola calibro 45 che raggiunsero al capo e alla spalla, ferendolo gravemente: l’uomo morì circa un’ora dopo il suo ricovero all’ospedale “Santissima Annunziata”. I militari del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Taranto nell’immediatezza dei fatti ascoltarono i parenti della vittima e la testimonianza di Eneo Motolese fu subito poco convincente.
Nel corso delle perquisizioni fu poi rinvenuta e sequestrata l’arma presumibilmente utilizzata per l’omicidio, una pistola semiautomatica marca Colt con matricola cancellata, occultata dal giovane in un terreno incolto del quartiere Paolo VI, poco distante dall’abitazione della vittima e prossimo alla facoltà di Ingegneria. I militari ritrovarono anche i 4 bossoli calibro 45 esplosi, nonchè i capi di abbigliamento usati dal giovane, alcuni dei quali macchiati di sangue.
A.