Taranto, Teleperformance – Fistelcisl: Il tavolo al Ministero potrebbe portare ad una svolta storica
Posted On 26/06/2015
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Fistelcisl: Il tavolo al Ministero del Lavoro potrebbe portare ad una prima svolta storica nelle vertenze del settore dei Call Center.
La Vertenza di Teleperformance ha registrato ieri un importante passo in avanti.
Infatti al Midl le O.O.S.S. sono riuscite a rivendicare un recupero di marginalità su quanto corrisposto dai committenti alle Aziende di Call Center.
La vertenza aziendale assume quindi i connotati di una vertenza di Settore e le delegazioni Sindacali per la prima volta in una vertenza di settore tlc non ragionano piu su un taglio dei costi del lavoro (che incidono del 70% sul totale) ma provano a recuperare marginalità sul pricing corrisposto dalle committenze.
É stato programmato infatti ieri un incontro per giorno 10 luglio Interministeriale Mise Midl con la cabina di regia di Palazzo Chigi, alla presenza delle O.O.S.S. e dei committenti.
Fino a tale data rimane sospesa la procedura di Societarizzazione e viene prorogata la scadenza dell’Accordo 2013 fino a tale data. I rappresentanti dei lavoratori troveranno tempi e modi per affrontare con gli stessi una discussione su prospettive di flessibilità contrattuali ma anche di eventuali ammortizzatori sociali che il governo ha predisposto per il settore, essendo stata ribadita al tavolo una difficoltà attuale a prevedere una riproposizione integrale del vecchio accordo di TP.
DICHIARAZIONE STAMPA DEL SEGRETARIO MORAGLIA ORONZO:
“Le notizie che giungono da Roma sono tendenzialmente positive, intanto perchè si prende ancora tempo sulla societarizzazione di Teleperformance in attesa degli sviluppi del tavolo interministeriale del prossimo 10 luglio. La CISL è sempre stata convinta che se non si inteviene sull’intero sistema dei CALL CENTER, inseguire crisi che si spostano di città in città, regione in regione, non è una situazione che può reggere anche perchè ne fanno le spese esclusivamente i lavoratori. La proroga dell’accordo vecchio era quindi condizione inevitabile per non originare nell’immediato un ulteriore aggravio di costi. Le tempistiche ristrette a disposizione, ci fanno immaginare, che si potrà arrivare ad una conclusione della vicenda con impatti sostenibili per tutti i lavoratori di Taranto e soprattutto la tenuta complessiva del perimetro occupazionale.”