Mister Ciullo e la sceneggiata… leccese
Un addio improvviso, ma maturato nel tempo, come è stato detto nel corso della conferenza stampa dai massimi dirigenti del Martina calcio, quella che ha spiegato le motivazioni della società a ‘disfarsi’ del proprio allenatore. “Avremmo dovuto farlo da ottobre, praticamente all’inizio del campionato” afferma il DG Petrosino. Infatti, fin dal primo momento l’allenatore leccese si è dimostrato inadatto ad un campionato professionistico. Per la verità, il tecnico ha subito numerosi esoneri nella pur sua breve carriera. Poche volte è riuscito a completare un campionato. L’epilogo, secondo il presidente del Martina, è stato a Ischia, all’indomani di un increscioso episodio che vide l’aggressione da parte di un giocatore ad un dirigente. Anche in quell’occasione l’allenatore si dimostrò debole, tanto che il giocatore in questione fu schierato regolarmente in campo, risultando tra l’altro tra i peggiori. L’ultimo episodio è avvenuto con la partita del Barletta, quando praticamente si è avuto l’epilogo del rapporto. Mentre un dirigente parlava ai giocatori, questi ultimi gli voltarono le spalle. Anarchia assoluta. Giocatori che andavano in campo anche se non si erano allenati. Mancanza di disciplina anche durante il pranzo, lo stesso ristoratore non sapeva mai quando e quanti di loro avrebbero consumato il pranzo. La squadra è stata ‘governata’ da un gruppo che si è sempre riconosciuto nel proprio procuratore piuttosto che nell’allenatore e nella società. Il mister non è stato mai capace di ribaltare un risultato quando questo lo vedeva in svantaggio, con le sostituzioni e, quando queste avvenivano, erano sempre gli stessi ad essere sostituiti, indipendentemente se lo meritassero o meno (i tabellini sono sotto lo sguardo di tutti). L’episodio più eclatante nella partita con il Barletta. La squadra era in svantaggio e l’allenatore al 90’, a sorpresa, perde un minuto facendo una sostituzione, come se invece dovesse guadagnare tempo. Ora, guarda caso, un sito web leccese, in ogni intervista che realizza, c’è l’immancabile ringraziamento dell’intervistato all’allenatore. Addirittura anche una attribuibile al neo allenatore Imbimbo che deve il suo ritorno ad allenare proprio all’esonero di Ciullo. Paradossale e poco veritiero. Sembrerebbe che il Martina stia giocando per l’ex allenatore. Per la verità non è così. E’ l’ennesima strategia o sceneggiata, come qualcuno l’ha definita. In bilico c’è proprio il futuro di Ciullo, la sua carriera che l’esonero potrebbe aver compromesso, perlomeno tra i professionisti. Il Martina è ad un passo dalla salvezza ed il merito è da suddividersi tra la società che, nonostante il periodo di crisi è riuscita a garantire gli stipendi senza prendere un solo punto di penalizzazione (cosa che è invece accaduto a società blasonate come Foggia e Reggina), soggiorni in posti prestigiosi quando alcune squadre hanno bisogno di ricorrere allo sponsor per fare le trasferte o i ritiri; i tifosi che spesso si sono sostituiti all’allenatore nell’usare il frustino per deplorare alcuni comportamenti; infine agli stessi calciatori che, se non ci fossero stati alti e bassi, dovuti soprattutto al limite caratteriale di alcuni di loro che dovrebbero fare la differenza, oggi starebbero lottando per i play off, visto un campionato non certo giocato da marziani.
Per alcuni di loro, ad esempio Bleve, quest’anno sarà uno dei più importanti per la loro carriera di calciatore. E li vedremo sicuramente in categorie più prestigiose. Ciullo avrà modo di riscattarsi in futuro, magari evitando gli errori fatti anche quest’anno, sempre che ne faccia tesoro, evitando di incoraggiare inutili sceneggiate che nel calcio non servono.
Antonio Rubino