Taranto. A spasso con il revolver per la città. Arrestato 21enne.
SERVIZI ANTICRIMINE DELLA POLIZIA DI STATO IN CITTA’: DUE ARRESTI
Nel pomeriggio odierno, nel corso di mirati servizi finalizzati al contrasto delle attività criminose in città, gli Agenti della Polizia di Stato, in due distinte operazioni, hanno tratto in arresto in flagranza di reato, rispettivamente: SEPRANO Antonio, di anni 21 di Taranto, per il reato di porto abusivo di arma e CAMEDDA Efisio, di anni 24 di Taranto, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
In particolare, nel corso della prima operazione, personale della Sezione “Falchi” della Squadra Mobile, alle ore 15.00 circa, incrociava nella locale Via Japigia il SEPRANO che, alla vista dei poliziotti, accelerava il passo al probabile scopo di eludere un eventuale controllo. Questo atteggiamento non sfuggiva ai poliziotti che, pertanto, decidevano di procedere al controllo. Indosso al giovane, nella tasca del giubbino, celata in una busta di plastica bianca a sua volta racchiusa in un tovagliolo di carta, gli Agenti rinvenivano un revolver cromato calibro 09. Il giovane, pertanto, veniva condotto negli Uffici della Questura in stato di arresto e, al termine delle formalità di rito, tradotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Nel corso della seconda operazione, sempre gli Agenti della Sezione “Falchi” intercettavano, alle 17.30 circa, sulla S.S. 7, un’autovettura sulla quale viaggiava il CAMEDDA, già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici, e, pertanto, decidevano di procedere al controllo. Durante le fasi del fermo del veicolo, effettuato all’altezza dello svincolo Taranto-Solito, il CAMEDDA lanciava dal finestrino dell’auto un involucro che, immediatamente recuperato, risultava contenere presumibile sostanza stupefacente del tipo hashish per un peso di 100 grammi circa. Il giovane, pertanto, veniva condotto negli Uffici della Questura in stato di arresto e, al termine delle formalità di rito, tradotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria