Marina Militare: Cambio al vertice della componente Sommergibili.
Il 29 ottobre 2014 alle ore 10.00, nell’Arsenale militare marittimo di Taranto, nella piazza antistante al monumento ai caduti sommergibilisti per la Patria (Torretta del sommergibile Cagni), si svolgerà la cerimonia del passaggio di consegne del Comando dei Sommergibili della Marina Militare (MARICOSOM).
Alla presenza del Capo di Stato Maggiore del Comando in Capo della Squadra Navale, Ammiraglio di Divisione Michele Natalino Saponaro, e di Autorità militari, civili e religiose avverrà la cerimonia di avvicendamento del Comandante dei Sommergibili, tra il Contrammiraglio Michele La Fortezza (cedente) e l’Ammiraglio di Divisione Dario Giacomin (accettante).
Il Comandante dei Sommergibili, di sede a Roma, alle dirette dipendenze del Comando in Capo della Squadra Navale, esercita in particolare il controllo operativo delle Unità subacquee e ricopre al contempo altri due importanti incarichi, quello di Capo del V Reparto Sommergibili dello Stato Maggiore Marina e Capo dell’Ufficio Programma Sommergibili della Direzione Generale Armamenti Navali.
Alle sue dipendenze, per il tramite del Comando Flottiglia Sommergibili, di sede a Taranto, i sei sottomarini, costituenti la flotta subacquea: Todaro e Scirè, frutto del programma italo tedesco U212A, e Pelosi, Prini, Longobardo e Gazzana, della classe Sauro, mentre nei prossimi anni saranno consegnati alla M.M. altri due sottomarini del programma U212A, il Venuti (il cui varo è avvenuto lo scorso 9 ottobre) ed il Romei, attualmente in costruzione presso gli stabilimenti di FINCANTIERI di La Spezia.
L’Ammiraglio La Fortezza lascia il Comando dei Sommergibili dopo circa due anni caratterizzati da una rilevante riorganizzazione della Componente, che le ha assicurato una maggiore efficacia ed autonomia, e da risultati operativi molto lusinghieri, tra i quali spiccano la lunga dislocazione in oceano indiano del sommergibile Todaro, in supporto alla missione europea Atalanta di contrasto alla pirateria, e la partecipazione dei sommergibili alla Operazione Mare Nostrum, confermando ancora una volta l’efficacia nell’impiego dei battelli anche in ambiti non strettamente militari come quello di contrasto a traffici illeciti, nello specifico quelli di esseri umani.