Presentato il Taranta Folk Fest 2014
“Il Grande Evento del Grande Salento”, così è stato identificato il Taranta Folk Fest, quest’anno giunto alla sua quinta edizione. Martedì mattina, presso l’Eremo di Santa Maria in Campitelli a Grottaglie, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’evento dedicato alla musica popolare jonico-salentina e organizzato dalla Compagnia del Teatro Jonico Salentino con la direzione artistica di Valerio Manisi.
Hanno partecipato alla presentazione, Valerio Manisi, il Sindaco di Grottaglie Ciro Alabrese, l’Assessore alla Cutura Maria Pia Ettorre, il presidente del Gal Colline Joniche Francesco Donatelli, il presidente del Gruppo Grotte Grottaglie Ciro De Summa, Claudio “Cavallo” Giannotti dei Mascarimirì e il musicista Claudio De Vittorio.
Il Taranta Folk Fest si presenta come un evento ad “ampio respiro” popolare, portatore di quella tradizione musicale che i nostri nonni ci hanno tramandato e che, forse, è stata ingiustamente dimenticata negli anni. L’edizione di quest’anno, che torna nelle Cave di Fantiano, sarà caratterizzata da una serie di iniziative che faranno da “antipasto” al concerto che si terrà alle ore 21,00 e che vedrà la partecipazione dei Pizzicati int’allù core CJS, per il secondo anno consecutivo dei Mascarimirì, del celebre gruppo di musica popolare Canzoniere Grecanico Salentino e, all’ultima ora, quella del maestro Pino De Vittorio. Abbiamo discusso dell’evento con il direttore artistico e membro dei Pizzicati int’allù core, Valerio Manisi.
In conferenza hai parlato del confronto con la Notte della Taranta.
“Non era un confronto. Il mio era un riferimento ad una affermazione che alcuni degli organizzatori fecero ad uno stage a cui ho partecipato per l’evento di Melpignano. Dissero che a Taranto la musica popolare si è fermata da quando si è insediata l’Ilva. Una affermazione assurda. Mi sarebbe piaciuto che a prescindere da operazioni di marketing, un occhio alla zona jonica l’avessero buttato anche loro. Lo dico con tutto il rispetto perché vantiamo il festival più grande dell’estate in un paesino di circa duemila abitanti”.
Quest’anno per il Taranta Folk Fest si vuole puntare sia sulla tradizione che sull’innovazione.
“Si, i gruppi che fanno pizzica ne sono nati molti. A Grottaglie, ad esempio, eravamo solo noi, adesso ne sono nati almeno altri quattro o cinque. Tuttavia la gente che veniva a questi festival ha cominciato un po’ a stancarsi. Perciò il nostro obiettivo è stato quello di creare il Taranta Folk Fest su basi tradizionali, ma contaminandolo con gli strumenti moderni. I Pizzicati (Pizzicati int’llù core, n.d.r.) ad esempio portano un repertorio del tutto nuovo, con brani di Claudio De Vittorio. Per quanto riguarda la musica popolare, noi raccontiamo attraverso la musica stessa quello che accade oggi che diventerà popolare domani. Anche De Andrè ragionava così, ma sempre con un occhio alla contaminazione, che rende tutto più bello”.
Si è parlato anche delle Cave di Fantiano, della loro valorizzazione.
“Più che valorizzazione, si dovrebbe rivedere tutto. Infatti stamattina ho letto e portato con me il regolamento regionale per la tutela del Parco delle Gravine. Secondo me molti punti sono stati violati; parliamo di un regolamento del 2005, vecchio quasi dieci anni. Ho saputo che di recente sono stati stanziati circa 750.000 euro di fondi europei per la valorizzazione di Fantiano. In poche parole, si sta rifacendo l’errore che è stato fatto in passato. Nella delibera ci sono cose assurde, come la costruzione di una struttura polivalente con pilastri, blocchi in cemento armato. Invece di combattere il cemento in una zona naturale, la si riempie peggio di prima. Per questo propongo al Sindaco di consultare chi lavora in quel teatro per capire cosa bisogna fare e cosa no”.
Ciro Elia