Stefàno: “Mi candido per vincere le primarie”
Il senatore salentino pronto alla sfida per le primarie, che si terranno il prossimo 30 novembre
“Mi candido alle primarie del centrosinistra non da senatore di Sel, non da fondatore e presidente de La Puglia per Vendola ma con l’ambizione di essere il candidato della coalizione di centrosinistra pugliese”. Questo l’annuncio di Dario Stefàno nella conferenza stampa convocata stamattina nel capoluogo pugliese, in vista delle primarie del centrosinistra che si terranno il prossimo 30 novembre. Una partecipazione non di facciata, avverte il politico salentino: “Il mio è un atto d’amore nei confronti della Puglia e del centrosinistra. Sono qui per dire che mi candido per vincere le primarie”.
“Queste primarie, arrivano dopo l’avvio di una rivoluzione lunga dieci anni, in cui la nostra regione ha modificato lo sguardo, le ambizioni, la capacità di proporsi al mondo e di includere gli ultimi. In questi dieci anni – spiega Stefàno – siamo riusciti a contrastare la crisi meglio di altri e a dare segnali di crescita importanti attraverso politiche d’avanguardia. Abbiamo fatto della Puglia la regione del Mezzogiorno con le migliori performance, un modello di riferimento in Italia e persino in Europa. Un percorso che ha saputo investire ed alimentare vecchie e nuove energie, dalle masserie didattiche all’avionautica, tenendo insieme in un percorso virtuoso storia e futuro, tradizione e innovazione. In una epoca in cui si sono registrati attacchi sistematici dei governi nazionali ed europei, abbiamo lenito il disagio dei più deboli, abbiamo accompagnato chi aveva un passo più lento, senza però mai rinunciare alla ambizione di innovare, investendo anche sullo sviluppo di nuove filiere, dalla cultura al turismo passando per le energie rinnovabili e la lotta al dissesto idrogeologico. E ora dobbiamo proseguire questa performance straordinaria già avviata”.
“Anche se oggi svolgo un ruolo istituzionale a Roma, non ho mai distolto lo sguardo da questa splendida regione. Ho continuato ad attraversarla, così come ho avuto già il piacere di fare in passato da assessore. La campagna di ascolto “La Puglia in più”, condotta in questi mesi, mi ha dato modo di continuare a conoscere criticità, esigenze, sogni e progetti dei pugliesi. Ma anche di continuare a conoscere e meglio esperienze ed eccellenze”.
“Durante il tour – prosegue Stefàno – ho ricevuto moltissimi stimoli ed indicazioni ma anche tante sollecitazioni ad un mio impegno diretto. Ora sono qui, con modalità e forma più trasparenti possibili, ad assicurare a tutte quelle persone che io ci sono, orgoglioso di questa terra e di quello che abbiamo già fatto perché sento anche il dovere di interrompere un pericoloso cortocircuito che potrebbe scrivere la parola fine a un’esperienza bellissima”.
“Le primarie non sono il luogo per la selezione della leadership di partito. Serviranno a trovare il candidato migliore per rappresentare una intera coalizione, una regione, a far esprimere le ambizioni di un grande territorio, dei più deboli e dei giovani a cui dobbiamo garantire un futuro migliore. Ma anche del sistema produttivo che ci chiede di essere accompagnato sulla frontiera della competizione globale. Mi candido con lo sguardo rivolto a loro e a tutti quegli elettori pugliesi che dal 2010 ad oggi hanno smesso di guardare al centrosinistra. Non si deve sprecare questa occasione: facciamo di questo passaggio un autentico processo democratico, liberandolo da alchimie e regole ispirate ad altri obiettivi”.
“Se pensassimo di dover cercare un candidato uguale a Vendola, con lo stesso curriculum, con la stessa storia, commetteremmo un errore. La sua leadership è irripetibile, unica. Dobbiamo cercare un candidato che dia seguito e fiato a questa esperienza di governo, alla Puglia innovativa, plurale, inclusiva. Dobbiamo dimostrare la capacità di continuare a mobilitare scienze e coscienze”.
“Nei prossimi giorni e settimane – conclude Stefàno – continuerò ancora ad ascoltare i territori, attraversandoli, e chiederò ai pugliesi di raccontarmi difficoltà, ma anche i loro progetti con una metodologia inclusiva, innovativa per dimostrare che la politica riesce ad ascoltare per rispondere alle esigenze dei cittadini”.