Presidente V Commissione, Caracciolo succede a Pentassuglia
Cambio della guardia dopo la nomina del politico della Valle d’Itria ad Assessore regionale alla Sanità. Gli auguri di Pastore a Caracciolo
“Filippo Caracciolo saprà continuare al meglio l’ottimo lavoro svolto dal neo assessore Pentassuglia, alla presidenza della V commissione consiliare. Convinto di ciò, sono stato il primo a indicare la nomina a tale carica del mio collega e concittadino, nonostante avremmo ambito ad una maggiore attenzione al gruppo Socialista. In politica, però, deve prevalere il senso di responsabilità e, ancora una volta, lo abbiamo dimostrato, con lealtà, alla maggioranza di governo di cui facciamo parte”. Lo sostiene il consigliere regionale Franco pastore, commentando la nomina del nuovo presidente della V Commissione, dopo la nomina dell’ex presidente Pentassuglia alla carica di Assessore regionale alla Sanità.
“Tornando a Filippo Caracciolo, mi preme sottolineare – prosegue Pastore – che con la sua nomina, il territorio della Bat ha finalmente un suo rappresentante ai vertici di una commissione consiliare, di cui io stesso faccio parte e che in questi anni ha dimostrato di sapere affrontare le questioni più spinose e fondamentali per la qualità della vita dei cittadini e a tutela dell’ambiente e della salute pubblica. Capire in che modo affrontare le emergenze ambientali di Puglia, di tutti i territori, è da sempre e costantemente la nostra più grande preoccupazione, che affrontiamo con grande senso di responsabilità. Si pensi alle situazioni critiche, con ricadute importanti anche sul piano sociale, di Taranto, con l’Ilva, e Brindisi, con i suoi insediamenti industriali, e al lavoro svolto con l’elaborazione di leggi ad hoc, comne la numero 21 di luglio 2012, sulle “Norme a tutela della salute, dell’ambiente e del territorio sulle emissioni industriali inquinanti per le aree pugliesi già dichiarate a elevato rischio ambientale”; o alla discarica di Grottelline a Spinazzola, nel Nord Barese; alle criticità ambientali della città di Barletta, dovute agli insediamenti industriali come pure al ciclo dei rifiuti e a questioni ataviche legate anche alla morfologia del territorio e alla presenza del canalone Ciappetta Camaggi; abbiamo lavorato alla elaborazione del piano coste della Puglia e, comunque e sempre, a tutela che ritengo essere la risorsa più importante della nostra regione”.