Recinta un tratto di spiaggia libera e la fa diventare privata. Denunciato un uomo a Ginosa Marina
L’area occupata abusivamente è stata sequestrata, così come le unità nautiche, mezzi e attrezzature
Aveva pensato di poter liberamente recintare con pali in legno e rete in nylon un tratto di spiaggia libera per realizzare uno scalo di alaggio per imbarcazioni con tanto di argano a mano impiantato sul terreno per alaggio e varo delle unità, ritagliandosi così una striscia di spiaggia del pubblico demanio marittimo per suo uso esclusivo.
Questo l’operato di un individuo residente a Ginosa, scoperto dai militari del Nucleo Difesa mare della Guardia Costiera di Taranto proprio su un tratto del litorale di Ginosa Marina, altamente frequentato da turisti e bagnanti.
L’individuo aveva infatti abusivamente occupato due distinte aree, l’una antistante all’altra, ubicate in senso perpendicolare alla linea di costa per una ampiezza di circa 110 e 130 mq. ciascuna, più una piccola area in prossimità della linea della battigia occupata con il posizionamento di un argano a mano impiegato nelle operazioni di varo-alaggio.
Di fatto quindi l’occupazione realizzata determinava una soluzione di continuità in senso longitudinale dell’ area di costa, con evidente pregiudizio per la libera fruibilità della stessa.
L’area occupata in prossimità della linea di costa serviva per l’effettivo varo ed alaggio delle unità con l’impiego dell’argano a mano, mentre l’area occupata più a monte veniva utilizzata quale area di rimessaggio delle unità, tant’è che all’atto dell’accertamento in detta area erano presenti quattro barche in legno oltre ad un trattore utilizzato per lo spostamento delle stesse.
Le aree abusivamente occupate così come le unità nautiche ivi esistenti, il mezzo meccanico e tutto il rimanente materiale rinvenuto sul posto è stato sequestrato penalmente dai militari procedenti che hanno altresì provveduto a deferire all’Autorità Giudiziaria il responsabile della abusiva occupazione ai sensi dell’articolo 1161 del Codice della Navigazione.
A seguito dello sgombero dell’area che sarà intimato al responsabile della condotta illegale, sarà quindi restituito alla pubblica fruizione un altro tratto di costa abusivamente sottratto al libero utilizzo collettivo.