Mons. Santoro: “La città non può più aspettare”
L’arcivescovo di Taranto commenta i dati epidemiologici relativi all’elevata percentuale di mortalità infantile nel territorio
L’arcivescovo di Taranto ha voluto rilasciare una dichiarazione a fronte dei dati epidemiologici inerenti all’importante percentuale di mortalità infantile nel nostro territorio.
«Non posso non esprimere lo sconcerto e la preoccupazione per la diffusione dei dati epidemiologici del 2011 che registrano una mortalità infantile superiore del 21% rispetto alla media regionale. È un ulteriore conferma che non ci invita piùall’esame o alla riflessione, ma deve spingersi ad azioni concrete che tutelino la salute di tutti a partire da quella dei bambini. Chiedo ancora attenzione costante al Governo Nazionale sulla questione complessa della nostra città. Questa città non può più aspettare e ha bisogno di risposte. Ribadendo il ruolo della chiesa locale che desidera favorire il dialogo a favore dei più svantaggiati, prego per tutti coloro che vivono l’esperienza della malattia, assicurando la mia vicinanza, e prego per gli uomini e le donne che ricoprono delle responsabilità in merito. Il destino di Taranto non è inesorabile, ineluttabile, il destino di Taranto cambia se ce ne facciamo carico, se ci decidiamo alla scelta e al bene. Attendiamo con fiducia».