Una bestia sul palcoscenico di Fantiano: Capossela
Vinicio Capossela alle Cave di Fantiano ha presentato “Il Carnevale degli animali e altre bestie d’amore”. Primo e coinvolgente appuntamento del “Festival Musicale Città delle Ceramiche”
Coinvolgente. Con questo aggettivo si può descrivere il concerto di Vinicio Capossela tenutosi giovedì 3 luglio alle cave di Fantiano a Grottaglie. In questo primo dei quattordici appuntamenti del “Festival Musicale Città delle Ceramiche”, evento dell’estate grottagliese organizzato dall’Associazione Musicale Domenico Savino, il cantautore ha presentato “Il Carnevale degli animali e altre bestie d’amore”.
Una commistione tra la mitologia, la letteratura e i nostri primordiali istinti animaleschi che talvolta ci conducono ad essere noi stessi delle bestie o a travestirci come tali; un concetto forse astratto ma al tempo stesso reale e concreto poiché filo conduttore dell’opera. “Il Carnevale degli animali e altre bestie d’amore – infatti – è un vero e proprio concertato di musica, letteratura, canzoni e recitativi che comprende l’esecuzione del Carnevale degli animali, una suite composta da Camille Saint-Saens nel 1887, articolata in quattordici brani di breve durata ispirati ad altrettanti animali o personaggi, e una serie di canzoni di Vinicio Capossela, in parte edite “La Cicogna”, “Zarafà”, e in parte inedite, cucite insieme in un racconto che conduce il pubblico tra le storie di animali celebri, simbolismi e bestiari”.
La messa in scena dell’evento è stata impeccabile. Capossela, è stato infatti accompagnato sul palco dalla Vianiner Philharmoniker composta da due pianoforti, due violini, viola, violoncello, contrabbasso, ottavino, flauto, clarinetto, xilofono, glassarmonica, ai quali si è unito il trio Amedei e la formazione composta da Vincenzo Vasi al theremin, Asso Stefana alle chitarre, Zeno De Rossi ai tamburi, e Peppe Frana, oud e strumenti medievali. Le canzoni sono tutte ispirate ad un animale (singolare il tema musicale che introduceva “Zarafà”, in cui il pianoforte imitava il saltellare del canguro), inoltre, tra una canzone e l’altra vi erano collegamenti narrativi che attingevano alla più svariata letteratura. Il cantautore ha letto brani tratti da “L’usignolo e la rosa” di Wilde, o da “Bestiario d’amore” di De Fournival, da Swift “I viaggi di Gulliver”, e così via. Il concerto è filato via come si deve, appassionando e divertendo il pubblico in un viaggio tra le note musicali, la letteratura e i travestimenti bestiari al quale Capossela si sottoponeva in ogni pausa tra un brano e l’altro. Si è partiti con l’ouverture “Marcia reale del leone”, accompagnata dalle canzoni “Voglio essere il tuo Teddy Bear” e “Marajà”, passando per il racconto di animali come le Tartaruge, l’Elefante, i Canguri. Degna di nota, inoltre, la cavalcante interpretazione di “Scitt’Ra” di Enzo Del Re, cantastorie di Mola di Bari, a cui Capossela ha voluto rendere omaggio. “L’animale è diventato allegoria, simbolo, la manifestazione di una Verità mascherata dal Reale. […] Il bestiario, il carnevale, il travestimento, la licantropia mantengono aperti i canali di comunicazione tra le specie. L’animale mette a nudo l’uomo e se lo può permettere perché è già nudo. L’animale appartiene al mondo dell’inconscio, del fantastico, dell’irrazionale, della bellezza, molto più che a quello della zoologia dove la scienza contemporanea lo ha neutralizzato”. Bastano queste significative parole di Capossela per descrivere l’essenza del “Carnevale degli animali e altre bestie d’amore”.
Il “Festival Musicale Città delle Ceramiche” andrà avanti sino al 16 luglio, con altri appuntamenti consultabili sul sito www.associazionedomenicosavino.it o sulla pagina Facebook: a.m. Domenico Savino.
Ciro Elia
ciro.elia@pugliapress.it