Operazione “The old”. Arresti per mafia nel versante orientale e occidentale tarantino
L’organizzazione criminale, secondo gli inquirenti, ha operato a Crispiano, Statte, Lizzano, Pulsano e Torricella.
Saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa prevista questa mattina alle ore 10.30, presso la sala briefing del Comando Provinciale Carabinieri di Taranto, i dettagli dell’operazione “The old”, che ha decapitato i vertici della criminalità organizzata tarantina. All’incontro con gli operatori dell’informazione interverranno il Procuratore Distrettuale Antimafia di Lecce dott. Cataldo Motta, il Sostituto Procuratore dott. Alessio Coccioli e il Comandante Provinciale dei Carabinieri col. Daniele Sirimarco.
Nel rattempo, lo stesso Comando Provinciale comunica ulteriori dettagli dell’operazione anticipata in precedenza: “32 ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite, nella notte, dai Carabinieri del Comando Provinciale di Taranto, a carico di altrettante persone facenti parte di un’associazione per delinquere di stampo mafioso denominata “Sacra Corona Unita” e di un gruppo dedito al traffico e spaccio di cocaina, eroina ed hashish, con l’aggravante della disponibilità di armi, munizioni e materie esplodenti.
Le indagini, avviate nell’anno 2011 dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Taranto e dirette dalla D.D.A. di Lecce, hanno permesso di delineare un organigramma criminale di tipo mafioso operante nell’area occidentale ed orientale della provincia ionica ed in particolare nei comuni di Crispiano, Statte, Lizzano, Pulsano e Torricella, organizzato e diretto dal crispianese L. F. e dai fratelli lizzanesi C. C. e G. G..
Le attività tecniche poste in essere dai militari, con autorizzazione della D.D.A., hanno consentito di acclarare che la principale attività del gruppo criminale sopra delineato era il traffico, spaccio e detenzione di stupefacenti e che per il conseguimento delle finalità dell’associazione i partecipanti avevano la disponibilità di armi e materie esplodenti.
Capo indiscusso del omonimo gruppo criminale è L. F., boss della vecchia mala tarantina, dotato del grado malavitoso di “Medaglione con Catena”, massimo livello di affiliazione”.