Taranto – Carcere per 6 della baby gang di Manduria, il gip: “Completa assenza di freni inibitori”
TARANTO – Il gip del Tribunale di Taranto non ha convalidato i fermi (ritenendo non sussistente il pericolo di fuga) dei due maggiorenni coinvolti nell’indagine sulle violenze compiute ai danni di Antonio Stano, il 66enne di Manduria morto il 23 aprile, ma ha emesso nei confronti dei due indagati un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Nella giornata del 30 aprile, erano stati posto sotto fermo di indiziato di delitto, 8 dei 14 indagati per la morte dell’uomo (l’articolo completo a questo link), con l’accusa – in concorso – dei reati di tortura, danneggiamento, violazione di domicilio e sequestro di persona aggravati.
Intanto, nella giornata di ieri, sono stati interrogati nel carcere “C. Magli”. E’ stata messa agli atti dell’inchiesta, inoltre, la testimonianza della fidanzata di uno degli indagati, che in data 12 aprile ( durante il ricovero di Stano nell’ospedale “Giannuzzi” di Manduria) si è presentata al commissariato di Manduria perchè in possesso dei video che riprendevano le violenze della baby gang.
Il giudice ha così condiviso il quadro accusatorio della Procura, anche in relazione al reato di tortura. Stessa decisione è stata adottata ieri dal gip minorile che ha mandato in carcere i sei minorenni.
“La misura della custodia cautelare in carcere – scrive il gip del Tribunale ordinario Rita Romano – appare sostanzialmente adeguata alla gravità dei fatti, avendo gli indagati dimostrato notevole inclinazione alla consumazione di reati, totale inaffidabilità e completa assenza di freni inibitori”. (Fonte ANSA)