Crisi Libia: continuano gli scontri. Trump avrebbe acconsentito all’offensiva di Haftar.
Continua la preoccupazione per il caso Libia. L’ offensiva delle truppe del generale Kalifha Haftar non si è arresta: da diversi giorni aspri scontri le vedono coinvolte contro l’esercito governativo nei dintorni della capitale Tripoli. Si teme sempre più a breve un rovesciamento del regime. Il premier libico Al Sarraj aveva accusato nei giorni scorsi la Francia di spalleggiare il generale Haftar. Recentemente, anche il presidente americano Donald Trump sarebbe stato accusato di favorire l’azione del generale Haftar. Il quotidiano statunitense Bloomberg ha rivelato in queste ore che il tycoon newyorkese avrebbe dato negli scorsi giorni il suo assenso alla fase d’attacco eseguita dell’ex fedelissimo di Gheddafi. Nessun commento sulla questione sarebbe pervenuto finora da Washington. Sul restante sfondo internazionale, la preoccupazione continua ad essere sempre più viva per l’escalation militare in corso in tale paese.
ll ministro dell’ Interno Matteo Salvini teme che l’attuale situazione libica possa avere ripercussioni pericolose sull’ immigrazione. Egli ha, infatti, affermato che : ” …se la Libia salta,….ci sono dei sicuri terroristi che sono pronti a partire.”
Il premier Giuseppe Conte ha espresso tutta la sua preoccupazione nell’ informativa al Senato sulla Libia dichiarando che : ” Il rischio di crisi umanitaria è concreto” e che ” La situazione negli ospedali continua a peggiorare, manca praticamente tutto. L’acqua è molto sporca e il rischio epidemie è elevatissimo”. Ha poi concluso affermando che: “Haftar si sta preparando per il colpo finale.”
Impietosi i dati sul numero degli sfollati: circa 30.000 dall’inizio degli scontri, secondo i dati pubblicati dall’Ocha (Organizzazione dell’ONU per il coordinamento degli aiuti umanitari). Sarebbero 278 le vittime e 1.332 le vittime secondo quanto riportato da stime recenti riporta dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).