Operazione Mare Sicuro”, interventi della Guardia Costiera di Taranto
Due emergenze a causa del peggioramento del clima e tre condotte illegali accertate
Il primo week-end d’estate è stato particolarmente impegnativo per il personale della Guardia Costiera di Taranto, complici le condizioni meteorologiche che soprattutto nel pomeriggio di ieri hanno subito un repentino brusco peggioramento con intensificarsi delle raffiche di vento e pioggia a tratti molto intensa.
“Proprio il peggioramento delle condizioni metereologiche – spiega una nota stampa – è infatti all’origine di numerose segnalazioni giunte alla Sala Operativa della Guardia Costiera di Taranto tramite numero 1530, sebbene poi gli episodi che hanno richiesto effettivo intervento dei mezzi della Guardia Costiera siano stati solo due, il primo nelle acque di Metaponto che ha riguardato una unità a vela, con una persona a bordo, ribaltatasi a causa del forte vento ed il cui occupante, finito in mare, non riusciva più a raddrizzare il mezzo, mentre il secondo lungo il litorale di Pulsano, precisamente all’altezza del Lido Checca, che ha riguardato un catamarano a vela con due persone a bordo che sempre a causa del forte vento si era ribaltato senza che i due occupanti, finiti in mare, riuscissero più a raddrizzarlo.
Le due situazioni di emergenza, verificatesi a breve distanza temporale l’una dall’altra, hanno richiesto l’intervento dei tre mezzi nautici schierati da questa Capitaneria di porto lungo il litorale di giurisdizione nell’ambito del dispositivo di pronto intervento organizzato per l’operazione “Mare Sicuro 2014″, oltre all’impiego di una pattuglia via terra, per la necessaria assistenza sul posto ai mezzi nautici operanti. Fortunatamente entrambe le situazioni si sono risolte positivamente anche grazie alla collaborazione del personale, con mansioni di assistente bagnanti, in servizio presso due lidi, ubicati in prossimità dei luoghi in cui si sono verificati gli eventi e che erano stati allertati a tal fine da questa Capitaneria di porto.
Non meno impegnativa è risultata poi l’attività di polizia marittima condotta dalle dipendenti unità navali e dalle squadre via terra, durante l’intero fine settimana, attività che ha consentito l’accertamento di tre condotte illegali, di cui due consistenti nella navigazione o ancoraggio di unità navali all’interno della fascia dei 200 metri riservata alla balneazione, mentre il terzo episodio ha riguardato la navigazione con a bordo un numero di persone superiore al limite consentito, per la precisione quattro, con grave rischio per la sicurezza di tutti e dieci i soggetti, tra cui quattro bambini, presenti a bordo del piccolo natante sorpreso in navigazione nelle acque di Ginosa.
Numerosi i controlli condotti dalle squadre via terra, che tuttavia non hanno registrato situazioni di particolare rilevanza”.