Foggia/BAT – Lotta alla criminalità, comunicato dell’associazione “I Cittadini contro le Mafie e la Corruzione”
FOGGIA/BAT – Pubblichiamo nel seguito un comunicato stampa giunto dall’associazione “I Cittadini contro le Mafie e la Corruzione”, che riferisce sulla situazione criminalità nelle pronvincie di Foggia e BAT:
“L’ atto intimidatorio nei confronti del sindaco di San Ferdinando di Puglia, comune della provincia di Barletta, Trani, Andria, cosi come l’omicidio di due innocenti (oltre a due noti mafiosi della zona garganica), avvenuto l’Estate scorsa scorsi nelle campagne della provincia di Foggia, a San Marco in Lamis, e le ulteriori frequenti azioni criminali nell’intera regione Puglia e della Provincia di Foggia e della BAT nello specifico, vedesi la rapina con ferimento di un Brigadiere in congedo della Guardia di Finanza a San Ferdinando di Puglia, e le gravi e diverse rapine a mano armata avvenute a Trinitapoli negli ultimi mesi, confermano quanto la nostra Associazione va denunciando da anni. Sempre più in molti territori della Puglia, la criminalità e la mafiaautoctona, restano un fenomeno sottovalutato dai responsabili politici nazionali e locali dell’ordine e della sicurezza pubblica. La criminalità comune e di tipo mafioso in Puglia, si radica sui territori e diventa sistema di potere e di pressione che desta allarme tra la popolazione. Come sempre resta impari la lotta dei magistrati – di quelli volenterosi – e dell’esiguo numero di donne e uomini delle Forze di Polizia, impegnate nella prevenzione dei fenomeni delittuosi e nella repressione degli stessi. Ancora una volta, così come si è verificato in Sicilia, in Calabria e in Campania nei decenni passati, si lasciano contaminare i territori dalle mafie, anche dal punto di vista sociale e culturale e si interviene con terapie di solo contenimento e con promesse di potenziamento degli organici degli Uffici Giudiziari e di quelli di Polizia che puntualmente non avvengono. Tutto già visto. Nel frattempo come in tutte le Regioni succubi della criminalità e delle mafie che uccidono, che controllano i mercati del lavoro nero nei campi, che si preparano all’ingresso “trionfante” nell’economia “pulita” e nella politica, si risponde con il solito faremo… Quando? Non si sa. Nel frattempo le Procure della Repubblica restano sotto organico, così come sono insufficienti nel numero i magistrati della Direzione Distrettuale antimafia. Pochi restano gli uomini e misere le risorse destinate ai reparti investigativi nella Regione Puglia e quindi non si riescono a potenziare le attività di indagine, controllo e repressione della corruzione. In Puglia resta ancora non risolutiva la risposta ai clan (con gli oltre 900 soldati di mafia affiliati) che, come si legge su uno dei maggiori quotidiani italiani:” tengono sotto scacco una delle province (Foggia) con il più alto tasso di reati in proporzione alla popolazione residente”. La politica nazionale, regionale e locale la smetta di parlare e passi ai fatti. I Cittadini, che restano le prime vittime della criminalità, attendono le risposte da quei poteri e da quelle istituzioni che devono agire.
Da anni il Referente Regionale della Puglia, il Dottor Luigi Dipace denuncia questa grave questione, subendone le più gravi conseguenze, con diversi attentati ed atti intimidatori, nell’assoluta sordità del competente Palazzo di Giustizia di Foggia.
La situazione della Provincia di Foggia e della Provincia “Barletta-Andria-Trani” è ormai a livelli drammatici e urgono immediati interventi da parte degli Organi dello Stato preposti.”
Il Presidente nazionale dott. Antonio Turri
Il Presidente regionale Puglia dott. Luigi Cassio Telesforo Di Pace