Taranto – Cito: «Taranto ha bisogno di Giancarlo Cito sindaco per rinascere»
Giancarlo Cito, domenica 1 novembre, a partire dalle ore 14.00, sarà nuovamente collegato in diretta nella trasmissione Domenica Live, condotta da Barbara D’Urso, su canale 5. La scorsa settimana, durante la diretta, Cito intervenne in merito alla questione dei vitalizi negati ai politici con condanna. Il dibattito fu molto acceso, e lo scontro verbale molto animato tra lo stesso Cito, il giornalista Pierluigi Diaco e l’onorevole Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia). Questa volta però Giancarlo Cito, risponderà a chi, durante la trasmissione, lo ha accusato di essere la rovina della città di Taranto. «Quando io ero sindaco, Taranto era la quarta città per vivibilità – replica Cito – ed io ero il terzo sindaco più amato d’Italia. Oggi la città è al 103° posto».
La città di Taranto oggi, secondo il leader di AT6, è una città morta, dormiente, mal ridotta. Cito ricorda i suoi anni di amministrazione, durante i quali – come lo stesso ricorda – non vi erano fenomeni di delinquenza, scippi o infrazioni, che a Taranto di recente, sono all’ordine del giorno. «Mi chiamavano il sindaco sceriffo perché ero in giro fino alle 3 di notte – spiega – ma in città si viveva tranquilli». Poi, per quanto riguarda la frase “Cito ha distrutto Taranto”, lo stesso risponde di essere stato l’unico ad aver lasciato in attivo le casse comunali, 17 miliardi il primo anno, e 7 miliardi il secondo anno. Oggi Taranto versa in una situazione economica pietosa. «Non si è più capaci di conquistar nulla – dice – anche la capitale italiana della cultura. Ma che cultura? La cultura di una città morta? Con gente che muore di fame? – e poi incalza – Taranto ha bisogno di rinascere, e per rinascere ha bisogno che io torni a fare il sindaco». Poi una dura critica all’operato dell’attuale sindaco: «Cosa ha fatto? La vedete la città? Le vedete le difficoltà delle persone? – e ancora – ma la colpa non è sua, è di chi lo ha votato, riconfermandolo anche per la seconda volta».
Affermazioni da parte di Cito, che lasciano presagire un suo probabile ritorno in campo politico, per quanto riguarda le future amministrative. E i cittadini di Taranto cosa ne pensano? A tal proposito Giancarlo Cito, risponde «Lo dico con estrema umiltà. Chiedete in giro cosa vogliono i cittadini, fate sondaggi. Vi risponderanno che vogliono Cito sindaco».
Per quanto riguarda invece il collegamento con la trasmissione della D’Urso, Cito non conosce le ragioni di questo nuovo invito, e spera di poter esprimersi come dovuto, in quanto secondo lo stesso, la scorsa domenica non gli è stato dato modo di parlare. E sempre in merito alla puntata, lo stesso ci tiene a precisare che non ha offeso nessuno «Per ignorante si intende che ignora la materia. Se non si conoscono argomenti di natura giuridica, non si può parlare e dire inesattezze, perché è un’offesa all’intelligenza di chi ascolta». Cito durante una conferenza stampa tenutasi questa mattina, ha spiegato la sua vicenda giudiziaria che lo ha visto prima imputato, e poi assolto con formula piena. «Questa è la storia di una persona per bene e innocente, che ha pagato per reati che non ha commesso», era in sostanza questo, quello che – se ne avesse avuto possibilità – Cito avrebbe voluto esporre la scorsa domenica, durante il collegamento con il programma della D’Urso.