Il neo consigliere regionale Liviano: “Un patto per Taranto”
«Un patto per Taranto da stringere tra i nove consiglieri regionali espressione del territorio ionico? Ci mancherebbe altro se così non fosse». Gianni Liviano, unico consigliere regionale eletto espressione della città di Taranto, apre all’idea lanciata da Michele Mazzarano anche perché «tutta la mia campagna elettorale si è snodata lungo il concetto della necessità di fare sintesi tra le diversità. Anzi – aggiunge Liviano – fa piacere che questo concetto, oltre che dagli elettori, sia stato recepito anche dal collega Mazzarano. Certo, parlare di patto per Taranto sic et simpliciter non ha senso se non si entra nel merito dei contenuti».
Contenuti che, secondo Liviano, assumono un aspetto importante alla luce «delle adesioni di esponenti di centrodestra al progetto. È risaputo, infatti, – aggiunge il neoeletto consigliere regionale – che su questioni importanti, come quelle relative all’ambiente, le vision sono del tutto discordanti tra centrosinistra e centrodestra così come anche la Camera di commercio, che, leggo, ha rilanciato con forza l’idea del patto per Taranto, su alcuni argomenti sensibili, penso all’utilizzo per voli civili dell’aeroporto “Arlotta”, ha idee diverse rispetto ad alcuni schieramenti politici».
Ma, attenzione, quella di Liviano non è una parziale chiusura al progetto, del resto sarebbe un controsenso rispetto al credo del consigliere regionale eletto nella lista Emiliano sindaco di Puglia, bensì l’esigenza di «metterci tutti intorno ad un tavolo sapendo che, se veramente vogliamo fare rete e non dichiarazioni post-elettorali fini a se stesse, con molta probabilità ognuno di noi dovrà cedere un po’ della propria, chiamiamola così, sovranità decisionale».
Poi la proposta agli altri colleghi consiglieri eletti nelle liste a sostegno di Michele Emiliano (Donato Pentassuglia, Michele Mazzarano, Giuseppe Turco, Cosimo Borraccino): «È il caso che noi ci riunissimo proprio per preparare una linea comune, smussare quelle che potrebbero essere divergenze su una diversa vision che abbiamo dello sviluppo del nostro territorio alle prese con emergenze non solo ambientali ma, soprattutto, occupazionali. Insomma, #diamocidelnoi e lavoriamo in maniera produttiva».