Lele Millarte: la forza giovane di Forza Italia
Lele Millarte: la forza giovane di Forza Italia
Aria nuova in Forza Italia. Il Cavalier Berlusconi lancia un’operazione di rinnovamento: vuole un partito piu vicino alla gente e radicato sul territorio. “Abbiamo pensato di ritornare al passato, quello dei primi anni con i Club: ora si chiameranno Club Forza Silvio. Divideremo il territorio in zone di responsabilità a ciascun nostro delegato”. Queste le parole del Presidente Berlusconi che vuole un partito che parli direttamente al suo popolo. A Taranto c’è un giovane Presidente del club, Emanuele Millarte, esponente di Forza Italia che, nella città jonica, ha cambiato volto e identità, dando spazio e appoggio ai suoi giovani. Opera di questo cambiamento è merito della nuova politica adottata dal cordinatore Provinciale On. Gianfranco Chiarelli che, come il suo vice Renato Perrini, crede fortemente nel movimento giovanile. In questo contesto si colloca l’elezione di presidente del “Club Forza Silvio Luigi Berlusconi” Taranto: un giovane di Forza Italia, fortemente legato al partito. Ecco Millarte, da noi intervistato: “Sinceramente all’inizio ero un po’ impaurito perché il contesto in cui andavo ad operare, era molto diverso dalla semplice militanza, rispetto a quello che scendeva in piazza nascondendosi, a volte, dietro la folla, dietro i “big”. Mi è stato chiesto di crescere (politicamente), di essere protagonista della politica locale, di espormi in prima persona, di mettermi al servizio del cittadino. Adesso posso dire che l’impegno è costante: mi dedico 24 ore al giorno. Ogni cosa è fatta in funzione del progetto che ho sposato e che sto portando avanti con altri militanti (Gianfranco Maffucci, Giovanni Aprea, Rino Pisanelli, tutti membri del direttivo). Diciamo che in certe cose bisogna crederci sempre, anche quando ti sbattono le porte in faccia. L’aspetto positivo è che il contatto con il cittadino è costante: direi live. Questo mi piace, mi attrae anche se, dietro la porta, vi sono i pericoli e si rischia l’impopolarità: è d’obbligo accettare la realtà. Ma, a dire il vero, mi rendo conto che la gente mi segue sempre di più. Forse piace il mio essere vero, spontaneo, il non negarmi mai ed essere sempre libero e pronto al confronto”. Qual è il rapporto con il tuo direttivo? “Direi che è costruttivo per il semplice fatto che, pur essendo il piu giovane, mi sentono il loro “Presidente”, nonostante il mio carattere e la mia impulsività, sicuramente di tipo positivo. Se i lavori dovessero procedere bene, vorrà dire che “Lele”, così mi chiamano gli amici, qualcosina di buono sta riuscendo a farla”. -Il tuo piu grande desiderio in questo momento – “Mi piacerebbe vedere Forza italia leader sul territorio di Taranto città, governarla essendo a disposizione del cittadino. -Quindi ti candideresti?- “Al momento non lo so ancora: ci sono altre priorità all’interno del mio gruppo di lavoro e potrebbero esserci dei risvolti diversi”. -Del tipo?- “Top Secret al momento giochiamo a poker”. -Parliamo del suo rapporto con il cordinatore onorevole Gianfranco Chiarelli- “Di massimo rispetto. Io sono al servizio del partito, rispondo sempre alla sua chiamata. L’On. Chiarelli è un leader che ti dà spazio, ti gratifica ed è sempre a disposizione di noi giovani. Sa farsi rispettare dandoci rispetto (il top per noi giovani). Ci permette di crescere senza pressioni. Grazie a Chiarelli, non c’è contrasto fra partito e club”. -Sei pronto per fare il coordinatore a Taranto?- “Assolutamente si. Non precludo nulla: se devo essere il simbolo del cambiamento di Forza Italia, sono pronto a tutto. Per ora, mi interessa solo portare avanti il progetto affidatomi”. – Parli tanto con i consiglieri di Forza Italia: cosi si dice? Pare tu riesca sempre ad entrare nelle stanze giuste, vero? E i tuoi rapporti con Cannone e Tribbia, consiglieri comunali? – “Parlo con i Forzisti, ma credo che sia normale il dialogo, incontrarsi per qualche riunione. Cannone rappresenta l’esperienza, la militanza, lo stakanovismo politico che mi piace. Si occupa dei cittadini costantemente. Adriano Tribbia invece è quello che rispecchia maggiormente il mio modo di fare politica: spesso basta guardarsi un attimo negli occhi per sapere cosa stiamo pensando entrambi. Ragazzo serio, preparato, ci accomuna non solo l’età ma anche il non tirarsi mai indietro al confronto. Come me, non ha paura del faccia a faccia con la Sinistra. Sei molto vicino alla Cisl Poste e al suo segretario Manfuso. Più politico o sindacalista? “Manfuso è l’amico vero. Ci accomuna la voglia di cambiamento, il rispetto umano, l’amicizia che nulla chiede. Un segretario giovane, lui, con un Presidente giovane, io: quel che serve a Taranto. Poi credo di dover crescere sia come politico che sindacalista, anche se in entrambi i casi ci metto sempre la massima onesta e il massimo impegno. -Il tuo vice Presidente Giovanni Aprea lascia il suo circolo e sposa il tuo progetto. Cosa è successo? – “Giovanni Aprea ha capito che era il momento di cambiare, di dare una svolta nuova al suo impegno politico: ne abbiamo parlato ed ho scoperto che trattavasi di un uomo dalle grandi capacità organizzative ed umane”. – Luigia Lingesso, vicecoordinatrice Forza Italia – Un amica, in primis. Confronto aperto, vivace, direi costante. Molto vicina al Club: una bella persona (peccato abbia un marito Interista: io sono Juventino ed il segretario Cisl (Manfuso) Milanista: è tutto dire)”. – La tua forza all’interno del partito qualcosa non quadra… – “Quello che mi rende diverso dalla massa è l’educazione e l’amore che mi ha dato mia madre. Mi i ha insegnato a leggere tra le righe e ad aver fiducia in me stesso e rispetto di tutti. Questa la mia forza. Grazie”.
Francesco Leggieri