Operazione “Ragnatela”, due arresti per usura. Accertati prestiti con interessi fino al 470%
Intervento della Guardia di Finanza in materia di usura, estorsione e violazioni al testo unico delle leggi bancarie
In mattinata vi abbiamo anticipato l’operazione “Ragnatela” eseguita dalla Guardia di Finanza di Taranto e poco fa è giunta la nota ufficiale delle fiamme gialle, che di seguito riportiamo:
Militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Taranto e della Compagnia di Martina Franca, su disposizione del G.I.P. presso il locale Tribunale, hanno eseguito, alle prime luci dell’alba, 2 ordinanze di custodia cautelare in carcere ed un sequestro preventivo “per equivalente” di beni per un valore di oltre 130 mila euro.
Nel particolare, le indagini, partite nell’anno 2012 con l’approfondimento di flussi finanziari collegati ad operazioni sospette eseguite su conti riconducibili ad una società sportiva, hanno consentito di acquisire elementi probatori indiziari nei confronti del 78enne C.L. e del 36enne C.G., entrambi di Martina Franca, attinenti alle condotte illecite di usura, estorsione con minaccia ed esercizio abusivo di attività finanziaria.
Grazie alle attività tecniche di intercettazioni telefoniche ed alla documentazione rinvenuta e sequestrata nel corso di perquisizioni locali eseguite nel mese di settembre 2013 presso le abitazioni e la sede dell’attività commerciale gestita dagli usurai tratti in arresto, è stato possibile risalire ai soggetti che avevano ricevuto i prestiti, sui quali venivano applicati tassi di interesse usurari che variavano da un tasso annuo del 24% ad un tasso del 470%, nonché ad altre 237 persone, tuttora in corso di identificazione, che hanno usufruito delle predette concessioni dal 2005 al 2012.