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Crisi della salute mentale nella terza età dopo il caso di Lecce

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La salute psicologica nella terza età torna drammaticamente al centro dell’attenzione pubblica. A Lecce, un uomo di 81 anni ha ucciso la moglie nel sonno, riportando sotto i riflettori l’isolamento e il disagio che affliggono molti anziani in Italia.

Leggi anche: Solitudine e disagio nella terza età, il rapporto Censis in Puglia

La tragedia e il contesto familiare

Secondo le prime ricostruzioni fornite dalle forze dell’ordine, l’uomo – incensurato e descritto come tranquillo dai vicini – avrebbe agito in uno stato di profondo sconforto. Non sono ancora chiare le motivazioni precise, ma gli inquirenti non escludono che alla base del gesto ci siano stati problemi di salute, isolamento e tensioni legate alla gestione quotidiana della vita di coppia in età avanzata.

La tragedia ha avuto un impatto significativo sull’opinione pubblica locale. I servizi sociali e le autorità sanitarie sono intervenute per offrire supporto psicologico ai familiari e alla comunità, sottolineando quanto sia fondamentale l’attenzione verso il benessere mentale degli anziani.

La salute psicologica nella terza età è invisibile ma urgente

In merito al caso, è intervenuto il presidente dell’Ordine degli Psicologi della Regione Puglia, Giuseppe Vinci: «Un episodio che, al di là dei dettagli che non possiamo conoscere, ci interpella profondamente, come cittadini di questo tempo, e come professionisti della salute mentale».

presidente dell’Ordine degli Psicologi della Regione Puglia, Giuseppe Vinci

Vinci ha evidenziato come «la sofferenza psicologica degli anziani è spesso silenziosa, segnata dalla sfiducia nell’aiuto di altri». La solitudine, la perdita del ruolo sociale, i conflitti familiari e le malattie croniche possono generare sentimenti di impotenza e disperazione. «È fondamentale – ha aggiunto – che queste persone non vengano lasciate sole, ma abbiano accesso a percorsi di ascolto, accompagnamento e cura psicologica, sia attraverso i familiari sia grazie a un sistema sociale più strutturato e vicino ai cittadini».

Lo psicologo ha anche sottolineato che «anche nelle relazioni più intime, come quella tra coniugi, possono nascere dinamiche tossiche, frustrazioni e sensi di colpa che, se non affrontati, possono trasformarsi in disagio cronico con conseguenze drammatiche».

Servizi territoriali e prevenzione per la salute psicologica nella terza età

Il caso di Lecce riporta al centro dell’attenzione la necessità di potenziare i servizi territoriali di supporto psicologico per gli anziani, soprattutto in contesti familiari fragili o segnati da patologie degenerative. Le associazioni del territorio richiamano all’urgenza di investimenti strutturali nella prevenzione, in grado di intercettare i segnali di malessere prima che sfocino in gesti estremi.

Come ha ricordato Vinci: «La salute psicologica deve essere riconosciuta al pari di quella fisica: va promossa, tutelata e curata lungo tutto l’arco della vita, anche nella terza età».

Per approfondire: Istituto Superiore di Sanità – Salute mentale

Intanto le indagini proseguono per chiarire ogni dettaglio della vicenda. La comunità resta scossa e si interroga sul proprio ruolo nel garantire vicinanza e sostegno a una fascia di popolazione spesso dimenticata.

Redazione Pugliapress

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