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Tartarughe protette: sequestro nel porto di Brindisi

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Tartarughe protette: sequestro nel porto di Brindisi

Un cittadino albanese ha tentato di introdurre illegalmente 12 esemplari di Testudo Hermanni

La Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e Monopoli hanno fermato un furgone proveniente dall’Albania con a bordo 12 tartarughe della specie Testudo Hermanni, una delle più minacciate di estinzione.

Il conducente, un albanese residente in Italia, è stato denunciato per violazione della Convenzione Cites, che regola il commercio internazionale di flora e fauna selvatiche.

Le tartarughe erano nascoste in una scatola di cartone, priva di fori di aerazione, sotto il sedile del passeggero. Gli agenti le hanno scoperte durante i controlli di routine effettuati presso il terminal Costa Morena.

Le tartarughe sono state affidate al Wwf Oasi di Torre Guaceto, dove saranno curate e rilasciate nel loro habitat naturale.

La Convenzione Cites tutela le specie a rischio

La Convenzione Cites (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora) è un accordo internazionale firmato da 183 Paesi, tra cui l’Italia, che mira a proteggere le specie di animali e piante selvatiche minacciate dal commercio illegale.

La Convenzione prevede una serie di norme e limitazioni per il trasporto e la vendita di queste specie, oltre a sanzioni pecuniarie e penali per i trasgressori.

I controlli doganali effettuati dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli sono fondamentali per contrastare questo fenomeno e salvaguardare la biodiversità.

Ogni anno, infatti, milioni di esemplari di flora e fauna selvatiche vengono catturati, uccisi o trafugati per alimentare un mercato nero che vale miliardi di euro.

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