Taranto – La polizia fa luce sulla “presunta” aggressione denunciata da un 28enne. Frutto di mera immaginazione
TARANTO – “Salve a tutti sono una moglie tarantina di 28 anni. Volevo condividere un episodio sconcertante a Taranto : mio marito stava tornando da lavoro ed è stato preso a calci e pugni da uomini di colore per puro divertimento. Ora ha la spalla lesionata, non ha più i denti superiori e inferiori. Domando: Un ragazzo di 28 anni può essere ridotto a deglutire cibi liquidi e bere con l’ausilio di infermiere per causa di questi personaggi tanto elogiati dai tanti buonisti? Io non sono razzista, però è giusto che gli aggressori paghino al di là del colore della pelle. Sicuramente non tutti sono uguali, ma una aggressione di tale portata è paragonabile ad un attacco feroce di animale di grossa taglia. ora mi auguro che postando queste macabre foto, il mio post possa arrivare alle istituzioni regionali e nazionali. Vi prego perciò di condividere il più possibile affinché non accadano più episodi simili. Grazie per l’aiuto”
Questo post è apparso su Facebook i primi di dicembre, corredato dalle foto dell’uomo che si presentava con il volto tumefatto e la spalla fasciata, suscitando sdegno, commenti razzisti e reazioni esasperate da parte degli utenti che, nella scia di un odio e di una intolleranza che sul web sembrano aver trovato il proprio habitat, hanno dato sfogo ad ogni sorta di commento denigratorio.
Non abbiamo voluto riportare notizia dell’accaduto per via della poca chiarezza dell’episodio, scegliendo di attendere la conferma da parte delle forze dell’ordine. Conferma arrivata ieri attraverso nota ufficiale. Secondo quanto riportato dalla Squadra Mobile, intervenuta immediatamente al SS. Annunziata il 3 dicembre, il 28enne faceva rientro a casa dal lavoro e si trovava alla fermata del bus tra via Leonida e via Oberdan quando viene ritrovato svenuto per terra dagli operatori sanitari del 118 che intervengono sul posto, in seguito alle segnalazioni di alcuni automobilisti che avevano visto il giovane svenuto a terra.
Il 28enne avrebbe inizialmente riferito agli operatori del 118 (che verbalizzeranno la dichiarazione sulla scheda di primo intervento) di essersi sentito male e di essere caduto accidentalmente perdendo i sensi. Arrivato in ospedale – secondo quanto viene riportato dal comunicato stampa della polizia – il giovane avrebbe poi “ricordato”, riferendo successivamente sia al personale medico che agli agenti della Squadra Mobile intervenuti in ospedale per raccogliere denuncia che le ferite riportate – una lussazione alla spalla, alcune ferite al volto e sul corpo e la perdita di alcuni denti – erano state causate dall’aggressione di due uomini di colore che dopo averlo provocato, rivolgendogli un insulto, lo avrebbero poi colpito con calci e pugni, trascinandolo per strada.
Gli uomini della Squadra Mobile, che hanno avviato immediatamente le indagini e visionato le immagini delle telecamera di videosorveglianza, hanno potuto appurare che il 28enne era sceso dal bus in via Oberdan e proseguito a piedi per svoltare in Via Leonida. Le telecamere riprendono poi le auto che, alla vista del giovane caduto accidentalmente, intervengono per soccorrerlo. Nelle immagini, nessun cittadino straniero è stato notato avvicinarsi al giovane, né tanto meno darsi alla fuga, fino all’arrivo dei mezzi di soccorso.
Di fronte a tali evidenze, il 28enne ha potuto solo confermare, riferendo di essere in quel momento molto confuso e perciò convinto di essere stato aggredito da due persone di colore, probabilmente perché aveva battuto la testa e subito un trauma. Ricostruendo l’accaduto, a mente lucida, lo stesso ha poi riferito che dopo essere sceso dall’autobus ed aver percorso a piedi via Oberdan, si sarebbe recato in via Leonida, dove avrebbe dovuto attendere l’arrivo di un altro bus di linea. Per qualche ragione avrebbe poi avuto un malore e perso i sensi, cadendo poi a terra.