Aggressione a operatori sanitari: arresto a Lecce

Un uomo di 53 anni è stato arrestato per aggressione a operatori sanitari all’ospedale Vito Fazzi di Lecce. L’episodio si è verificato nel pomeriggio del 22 giugno: l’uomo, in stato di agitazione, ha colpito un infermiere e una guardia giurata che tentavano di calmarlo.
Il soggetto, originario di Matera e senza fissa dimora, ha reagito con violenza all’impossibilità di visitare il fratello ricoverato. Ha sferrato un pugno all’infermiere e una testata alla guardia giurata, entrambi poi assistiti al Pronto Soccorso con prognosi di sette giorni.
Reazione immediata della Polizia: arresto per aggressione
L’uomo è stato accompagnato in Questura per accertamenti e identificazione. L’arresto per aggressione a operatori sanitari è avvenuto nel rispetto delle procedure vigenti. L’indagato è stato poi trasferito presso la Casa circondariale di Lecce, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Le forze dell’ordine ricordano che le indagini sono in corso e che vale la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
Contesto nazionale: la sicurezza del personale sanitario
Secondo il Ministero della Salute, negli ultimi anni si registra un incremento costante di episodi di aggressione a operatori sanitari. Fenomeni simili si sono verificati in altre città, come Taranto, dove un medico è stato aggredito al pronto soccorso.
Le associazioni di categoria chiedono con urgenza l’adozione di misure strutturali: più vigilanza, sanzioni rapide e campagne di sensibilizzazione pubblica contro la violenza nei reparti sanitari.
Iniziative legislative sono in corso in Parlamento per rafforzare la protezione dei lavoratori della sanità, anche attraverso l’installazione di sistemi di videosorveglianza e la creazione di aree filtro controllate nei reparti a rischio.
L’arresto di Lecce riaccende l’attenzione sul tema delle aggressioni a operatori sanitari e sulla necessità di prevenzione. La comunità sanitaria chiede azioni concrete e rapide.