Pestato in carcere a Taranto il detenuto che uccise la moglie

Un uomo, detenuto per l’omicidio della moglie avvenuto il 16 marzo 2024, è stato violentemente aggredito nel carcere di Taranto. Il pestaggio sarebbe avvenuto all’interno della sua cella, dove alcuni detenuti lo avrebbero colpito ripetutamente, causandogli gravi traumi al volto e contusioni diffuse.
Trasferito di recente dalla casa circondariale di Foggia, il detenuto aveva già ricevuto minacce al suo arrivo. Fonti interne riferiscono che gli sarebbe stato detto di andarsene perché “non gradito”.
I suoi avvocati, Luca Puce e Davide Micaletto, parlano di un episodio di “violenza selvaggia che poteva essere evitata”, denunciando negligenze nella gestione della sicurezza. Annunciano inoltre di voler coinvolgere il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (Dap) e il ministro della Giustizia Carlo Nordio per fare chiarezza sull’accaduto.
Dopo l’aggressione, il detenuto è stato trasferito in un’altra sezione del carcere. Il processo a suo carico non è ancora iniziato.