Taranto: famiglia salvata grazie alla camera iperbarica

Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, una famiglia della provincia di Barletta-Andria-Trani è stata ricoverata presso l’Ospedale Valle d’Itria di Martina Franca per un grave avvelenamento da monossido di carbonio. Dopo la diagnosi, i sanitari hanno trasferito padre, madre e figlio di 9 anni al Centro Ospedaliero Militare di Taranto per sottoporli a ossigenoterapia iperbarica.
Il trattamento, eseguito dal personale medico della Marina Militare, è stato fondamentale per scongiurare gravi complicanze neurologiche, tipiche di queste intossicazioni. Un secondo intervento è stato effettuato il giorno seguente per completare il percorso terapeutico.
Simili episodi evidenziano l’importanza della prevenzione. Gli esperti raccomandano l’installazione di rilevatori di monossido di carbonio anche in ambito domestico, dispositivi già obbligatori per le strutture alberghiere con sistemi a combustione.
Il caso ribadisce la centralità del Centro Iperbarico di Taranto, operativo 24 ore su 24, nel supporto alle emergenze sanitarie in Puglia e su scala nazionale.