Festival della Valle d’Itria 2026: svelati i titoli e il tema “Mediterraneo”
Al termine della 51ª edizione, la Fondazione Paolo Grassi ha annunciato i titoli e il tema del Festival della Valle d’Itria 2026. Il tema prescelto sarà “Mediterraneo”, interpretato come crocevia di culture, mito e riflessione sul presente. Tre nuove produzioni arricchiranno la 52ª edizione, confermando l’identità del Festival come punto di riferimento per la riscoperta musicale e la sperimentazione culturale.
Il Festival 2026: Carmen, Casella-Stravinskij e Provenzale
La direttrice artistica Silvia Colasanti, al termine della sua prima edizione alla guida del Festival, ha anticipato i titoli dell’edizione 2026. Il programma comprenderà Carmen di Georges Bizet, nella versione originale per l’Opéra-Comique, La favola di Orfeo di Alfredo Casella in abbinamento con Pulcinella di Igor Stravinskij, e Il schiavo di sua moglie di Francesco Provenzale, un dramma musicale del 1672. Quest’ultima rappresenta una nuova incursione nel repertorio barocco, in linea con la vocazione del Festival alla riscoperta.
“Il Mediterraneo sarà il filo conduttore – ha spiegato Colasanti – inteso come culla di civiltà e specchio delle contraddizioni del nostro tempo. Un tema che offre spunti profondi, tra passato e presente”.
Bilancio positivo per l’edizione 2025: “Guerre e pace”
L’edizione 2025 del Festival, appena conclusa, ha riscosso ampi consensi di pubblico e critica. Il cartellone ha incluso tre produzioni liriche: Tancredi di Rossini con doppio finale, Owen Wingrave di Britten – prima italiana in forma scenica – e L’Enfant et les sortilèges di Ravel. Completano la programmazione due concerti sinfonici e oltre 30 appuntamenti musicali e culturali diffusi sul territorio.
“La sfida di questa edizione è stata pienamente vinta”, ha dichiarato il presidente della Fondazione Paolo Grassi, Michele Punzi. “Il Festival ha dimostrato capacità di rinnovamento, qualità artistica e radicamento culturale. Siamo pronti a lavorare con entusiasmo alla nuova edizione”.
Grande partecipazione anche alle iniziative collaterali: concerti itineranti, mostre fotografiche, incontri con autori e un convegno sul tema “Guerra e pace nell’opera”. Numerosa la presenza internazionale, a conferma della centralità del Festival nel panorama musicale europeo.
Mediterraneo 2026: prospettive e visione futura
La decisione di annunciare in anticipo il tema e i titoli del Festival della Valle d’Itria 2026 riflette una gestione solida e una progettualità a lungo termine. Il Mediterraneo, come ha sottolineato la direttrice Colasanti, sarà al centro di un’indagine artistica ampia, che affonda le radici nella storia per interrogare l’attualità.
Il sostegno delle istituzioni – dal Ministero della Cultura alla Regione Puglia, dalla Provincia di Taranto ai Comuni coinvolti – resta fondamentale per la riuscita del progetto. A ciò si aggiunge il contributo di artisti, maestranze e pubblico, che ogni anno rinnovano il successo della manifestazione.
Il prossimo appuntamento è dunque fissato per l’estate 2026, con un programma che promette di ampliare ancora una volta gli orizzonti culturali della Valle d’Itria.
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