16 milioni di euro per strade e scuole superiori di competenza della Provincia di Taranto
Cosa fare dei fondi di bilancio non vincolati, pari a circa 16 milioni di euro, di cui la Provincia di Taranto dispone attualmente? Se ne è discusso in un tavolo tecnico tenutosi questa mattina presso la sede di via Anfiteatro nel capoluogo di provincia, al quale hanno preso parte il presidente dell’ente, Rinaldo Melucci, ed i consiglieri eletti di maggioranza e opposizione.
L’obiettivo era quello di mettere da parte, sulla questione, le divergenze e le polemiche legate alle recenti vicende politiche del Comune di Taranto, per trovare una quadra che consentisse di assegnare, in maniera condivisa, i fondi a disposizione di cui sopra, in direzione delle urgenze più immediate del territorio ed in considerazione chiaramente delle competenze che le province hanno.
Si è deciso quindi di ripartire gli stanziamenti a disposizione fra opere stradali ed edilizia scolastica:
Per quanto riguarda il primo ambito, le infrastrutture viarie individuate per il rifacimento e l’ammodernamento sono la SP 57, che collega Martina Franca ad Alberobello, il ponte sulla litoranea SP
122 nel Comune di Maruggio, la progettazione e l’esecuzione dei lavori sulle SP 12 e SP
14, rispettivamente nei Comuni di Castellaneta e di Palagianello.
L’ambito dell’edilizia scolastica ha invece visto rientrare fra le strutture destinatarie dei finanziamenti il liceo scientifico “Battaglini” di Taranto, l’istituto di istruzione secondaria superiore
“Lentini – Einstein” di Mottola, i licei “Moscati” e “Calò” di Grottaglie, l’I. I. S. S.
“Luigi Einaudi” di Manduria e l’I.P. “Elsa Morante” di Crispiano, con la premessa e la speranza che ulteriori interventi nei pressi scolastici possano essere programmati nei prossimi mesi con altre economie o mutui.
A testimonianza del clima di proficua collaborazione fra maggioranza e opposizione, sono giunte in conclusione le dichiarazioni del presidente Rinaldo Melucci, per il quale “il fine ultimo è il bene della comunità provinciale al di là degli schieramenti politici. Sono molto soddisfatto dell’incontro di oggi e confido in una sempre maggiore collaborazione tra le parti”.
In tempi di vacche magre per gli enti provinciali, svuotati dalle risorse necessarie per intervenire negli ambiti che la riforma targata dal ministro Del Rio dieci anni fa lasciò invariati a loro carico, e non adeguatamente rimpolpati neppure dai successivi governi, non esistono alternative a quella di fare di necessità virtù.