Crisi foraggi: emergenza stalle in Puglia
SOS alimentazione animali in Puglia è diventato un grido disperato da parte di Coldiretti Puglia, che segnala la perdita di un terzo del foraggio destinato agli animali. Questa situazione ha causato un forte aumento del costo dei mangimi, aggravato dall’aumento delle quotazioni delle materie prime su scala globale.
Il contesto non è dei più facili: la siccità e le gelate hanno letteralmente messo “in fumo” una notevole quantità di foraggio, rendendo estremamente difficile la sopravvivenza delle stalle tradizionali. Questa emergenza foraggiera si riflette direttamente sulla stabilità economica degli allevatori, che vedono dimezzarsi anche le produzioni di mais, vitale per l’alimentazione del bestiame.
Il numero di stalle è drasticamente calato, passando da 2.311 a 1.978 in soli quattro anni. Questa riduzione è il sintomo di una crisi più ampia che coinvolge l’intero settore lattiero-caseario, essenziale per l’economia e l’identità culturale della Puglia.
Le soluzioni proposte da Coldiretti non si limitano a un semplice appello. L’organizzazione suggerisce una maggiore integrazione di innovazioni tecnologiche e genetiche per migliorare la resa delle coltivazioni foraggere. Inoltre, l’accento è posto sull’importanza dei contratti di filiera che possono aumentare la coesione tra i produttori, garantendo un prezzo equo e sostenibile per i consumatori senza sacrificare la qualità.
Quando una stalla chiude, non è solo un’attività economica che scompare, ma un pezzo di comunità. Le stalle sono vitali per combattere lo spopolamento e mantenere vivi i piccoli comuni e le zone rurali svantaggiate. Coldiretti insiste sulla necessità di difendere questi presidi territoriali per preservare un patrimonio agroalimentare unico al mondo.
In sintesi, SOS alimentazione animali in Puglia non è solo una questione di sopravvivenza economica, ma anche di salvaguardia culturale e sociale. Le proposte di Coldiretti mirano a creare un futuro sostenibile per il settore, dove innovazione e tradizione possono convivere armoniosamente per il bene della regione e delle sue comunità.