Gelate in Puglia: Coldiretti lotta per salvare i raccolti

Le gelate in Puglia hanno colto di sorpresa i coltivatori, minacciando seriamente i raccolti di questa primavera. Coldiretti Puglia si è mossa rapidamente per mitigare gli impatti devastanti di queste temperature insolitamente basse.
Metodi di intervento contro il gelo
A Rutigliano, i viticoltori hanno acceso falò notturni con balle di paglia per riscaldare l’aria vicino ai filari, tentando di mantenere le temperature sopra i livelli critici. In modo simile, a Martina Franca, gli agricoltori usano atomizzatori che emettono vapore per proteggere i campi di mele, un esempio eclatante di come tradizione e innovazione si incontrano per salvaguardare i delicati processi naturali.
Impatto sulle colture varie
L’abbassamento drastico delle temperature ha messo a rischio diverse colture oltre alla vite, come ciliegi e mandorli, già compromessi dalla siccità invernale. Anche i campi di grano e ortaggi sono gravemente affetti, evidenziando la vulnerabilità del settore agricolo ai cambiamenti climatici.
Ripercussioni economiche e sociali
Le gelate in Puglia non sono solo una minaccia immediata ai raccolti, ma rappresentano un campanello d’allarme sulle più ampie implicazioni economiche dei cambiamenti climatici. La frequente necessità di interventi di emergenza come falò e atomizzatori solleva questioni sui costi di produzione e sulla sostenibilità a lungo termine delle pratiche agricole locali.
Conclusioni e riflessioni future
La battaglia di Coldiretti Puglia contro le gelate rappresenta un esempio di resilienza e adattabilità. Mentre la regione si prepara a fronteggiare sfide simili in futuro, l’innovazione nei metodi di protezione dei raccolti sarà cruciale per la sopravvivenza dell’agricoltura pugliese.