Trimestre negativo per Taranto e Brindisi: crescita imprenditoriale in calo nel 2024
È purtroppo negativa la crescita imprenditoriale per Taranto e Brindisi nel primo trimestre del 2024: la provincia ionica registra un tasso pari a – 0,35%, quella di Brindisi a – 0,04%. Numeri che accomunano i due territori alle altre province della Regione, con la sola eccezione di Lecce. Sono questi i risultati del rilascio trimestrale di Movimprese da parte di Unioncamere – Infocamere, risultati che il Presidente della Camera di commercio di Brindisi – Taranto, Vincenzo Cesareo così commenta: «È innegabile che vi sia un problema di crescita che dobbiamo affrontare senza indugio su entrambe le circoscrizioni di competenza dell’Ente. Questa situazione è causata tanto dalle ripercussioni dello stato dell’economia nazionale e globale, quanto dalle peculiari crisi locali che incidono di certo sul desiderio di far nascere un’impresa e sulla possibilità di tenerla in vita».
I saldi negativi, rispettivamente -181 unità per Taranto e -14 per Brindisi, sono determinati dalla differenza tra iscrizioni (775 per Taranto; 604 per Brindisi) e cessazioni non d’ufficio (956 per Taranto; 618 per Brindisi) intervenute nel trimestre. Per entrambi i territori, i grandi settori tradizionali, come buona parte dei comparti produttivi, mostrano dinamiche negative. In particolare, per la provincia di Taranto, il saldo peggiore è registrato dal Commercio (- 159 unità), seguito da Agricoltura (-133) ed Attività manifatturiere (-34). Anche nella provincia di Brindisi il peggior saldo lo ha realizzato il commercio (-92 unità nel trimestre), seguito dal settore Agricoltura (-64 unità) e da attività dei servizi di alloggio e ristorazione (- 19 unità). Pochissimi i settori che denotano piccole variazioni positive.
Dal punto di vista organizzativo è la forma della società di capitali l’unica a presentare saldi positivi a livello nazionale, regionale e locale. A Taranto si è registrata una crescita pari a +0,89%; a Brindisi il tasso per questa forma giuridica è pari all’1,27%. Negativi i risultati per società di persone e ditte individuali, mentre per le altre forme, Taranto mostra un tasso di crescita negativo (-0,36%), Brindisi positivo (+0,18%).
«Dobbiamo in ogni modo fermare l’emorragia che impoverisce lo stock, mentre al contempo contribuiamo ad immettere nuova linfa in questo complesso sistema territoriale, profondamente colpito dalle crisi, ma estremamente ricco di potenzialità e dotato di opportunità. Come Camera di commercio ci stiamo impegnando proprio per sviluppare una programmazione a sostegno del tessuto imprenditoriale, così come abbiamo avviato i dialoghi istituzionali, locali e nazionali, necessari ad assicurare il miglioramento del contesto, anche sotto il punto di vista dell’attrattività dell’insediamento» ha concluso Cesareo.