Estorsioni a Santo Spirito: quattro fermi per mafia
Questa mattina, al Porto di Santo Spirito è stato interrotto dalle sirene delle auto dei Carabinieri.
Un blitz accuratamente pianificato ha portato all’arresto di quattro persone, tutte accusate di far parte di un’organizzazione criminale che imponeva un “pizzo” mensile ai proprietari delle imbarcazioni.
I Carabinieri della Compagnia Bari San Paolo, sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia, hanno messo in atto l’ordinanza di custodia cautelare seguendo mesi di indagini dettagliate. Le accuse sono pesanti: estorsione continuata e aggravata, incendio doloso, e l’uso di metodi mafiosi. Estorsioni a Santo Spirito non erano mai state così evidenti.
Il Porto di Santo Spirito, noto per la sua vivace attività marittima e turistica, si trova ora al centro di un turbolento scenario di criminalità organizzata. Gli abitanti locali e i proprietari delle barche, che per anni hanno pagato somme ingenti per “protezione”, ora sperano in un ritorno alla normalità con la fine di queste estorsioni a Santo Spirito.
Mentre la notizia degli arresti si diffonde, cresce la speranza che questo possa segnare un nuovo capitolo per il porto, uno libero dalla paura. Le indagini continuano, e gli occhi della comunità sono puntati sulla giustizia, sperando che la legalità prevalga sulle ombre del passato.