Sciopero generale in Puglia: la voce dei lavoratori si alza

Sciopero Generale in Puglia, il giorno scelto per far sentire la voce di chi ogni giorno si scontra con la realtà di un lavoro precario, di chi vede la sicurezza sul posto di lavoro come un lusso piuttosto che un diritto, di chi lotta per una giustizia fiscale che sembra sempre più un miraggio. In Puglia, il 11 aprile si trasforma in una giornata di mobilitazione generale, proclamata da Cgil e Uil, per portare all’attenzione pubblica temi caldi come la sicurezza sul lavoro, il contrasto alla precarietà, una riforma fiscale equa, e un nuovo modello di fare impresa.
In una regione dove gli infortuni sul lavoro sono all’ordine del giorno, con un triste bilancio che conta 27.580 denunce all’Inail nel solo anno passato, e una percentuale schiacciante di contratti a termine, lo sciopero generale non è solo un atto di protesta ma un grido di aiuto e di speranza per un futuro migliore.
Le parole di Gigia Bucci e Gianni Ricci, rispettivamente segretari generali della Cgil pugliese e della Uil Puglia, risuonano come un monito per il governo, che sembra voltare le spalle alle esigenze dei lavoratori, introducendo misure che non fanno altro che acuire le disuguaglianze.
Lo sciopero generale in Puglia si svolgerà in forme diverse, con presidi e sit-in organizzati in tutti i capoluoghi di provincia della regione, da Bari a Taranto, passando per Lecce, Foggia, e Brindisi. Questi momenti di incontro e protesta sono l’occasione per i lavoratori di unirsi in un fronte comune, per chiedere ascolto e azioni concrete in grado di migliorare le loro condizioni di vita e di lavoro.
Il 11 aprile sarà quindi una giornata di mobilitazione, ma anche di riflessione sul futuro del lavoro in Italia e sulla necessità di politiche che mettano al centro le persone, la loro sicurezza e il loro benessere. Il governo sarà in grado di ascoltare?