L’Affaire Bari approda in Consiglio dei Ministri

Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha recentemente sottolineato che l’azione di verifica su alcuni Comuni, inclusa l’indagine a Bari, non si prefigge di smantellarli ma di esaminare con cura la gestione amministrativa.
Questo processo offre anche agli amministratori locali l’opportunità di dimostrare la propria efficacia, proteggendoli e garantendo la correttezza della loro operatività.
Durante il consiglio dei ministri, Piantedosi ha chiarito che tale ispezione serve a identificare e risolvere eventuali compromissioni, consentendo misure come la sospensione o il trasferimento di dipendenti implicati per assicurare una gestione integra dell’ente.
In particolare, il caso di Bari è stato evidenziato a seguito di due indagini giudiziarie focalizzate sull’attività mafiosa e sulle infiltrazioni nel settore dei trasporti pubblici, che hanno portato a numerosi arresti e all’imposizione di un’amministrazione giudiziaria sulla compagnia di trasporti cittadina. La decisione di indagare è stata presa per contrastare l’influenza criminale e garantire l’integrità delle operazioni amministrative.
Una commissione speciale, nominata dal Prefetto di Bari e composta da esperti in prevenzione del crimine organizzato, ha il compito di condurre l’ispezione, con un mandato iniziale di tre mesi, estendibile se necessario.