San Vito dei Normanni ha reso omaggio alla tre vittime dell’incidente stradale di mercoledì
Un paese straziato ha reso omaggio, ieri pomeriggio, alle tre vittime, tutte e tre sanvitesi, del terribile incidente stradale occorso sulla provinciale che collega il Comune con Brindisi, esattamente all’altezza della base ONU.
Il lutto cittadino voluto dall’amministrazione comunale è stato il modo più consono col quale sono state onorate, ieri pomeriggio, tre persone unanimemente stimate per le proprie qualità umane: la coppia di coniugi Antonio Iaia (75 anni) e Maria Epifani (66 anni) che viaggiavano a bordo di una Opel Corsa e Pasqualina Prezioso, (49 anni) che viaggiava a bordo di una Toyota Yaris.
Un tragico destino ha voluto che i destini di questi concittadini entrassero tragicamente in collisione in un pomeriggio di inizio primavera: stando al racconto di un testimone, (ma gli accertamenti della polizia della polizia del capoluogo proseguono) la Yaris avrebbe sbandato improvvisamente, mettendosi a zigzagare, andando quindi a sbattere contro l’automobile che veniva frontalmente. Del resto l’incidente è avvenuto in un tratto rettilineo, e non vi è stato alla base alcun sorpasso azzardato da parte di uno dei due conducenti, di conseguenza un malore improvviso potrebbe essere stato alla base dell’incidente.
Il signor Iaia accompagnava la moglie a Brindisi per consentirle di prendere parte ai consigli di classe nell’istituto nel quale la professoressa insegnava da tanto tempo inglese. I suoi colleghi l’attendevano e lei era stata a scuola anche in mattinata. Era al suo ultimo anno di servizio. E proprio la sua scuola l’ha omaggiata come meritava, prendendo parte con una folta delegazione ai funerali.
In particolare, ha voluto prendere la parola la Dirigente scolastica, Mina Fabrizio, per salutare l’insegnante “Maria Epifani era una donna speciale, di alta levatura professionale e umana, che con grande umiltà e spirito di servizio ha dedicato gran parte della sua vita alla scuola, un’insegnante che amava profondamente la sua professione e che sapeva infondere la sua stessa passione agli alunni e ai colleghi. Col tuo esempio, cara professoressa, cara Maria, hai saputo rappresentare l’anima portante della nostra scuola”
Con l’incidente di mercoledì è salito a nove il numero delle vittime della strada nella provincia brindisina nel periodo intercorso fra il 23 febbraio ed il 20 marzo. Una cifra elevatissima, un tributo terribile.
Le altre vittime registrate in questo lasso di tempo sono state il 20 enne di San Pietro Vernotico Pompilio Micello, deceduto sulla Sandonaci-Cellino S.Marco, Matteo Buccoliero (20 anni) di Sava e Matilde Chionna (16) di Latianao, una giovane coppia venuta a mancare sulla provinciale Mesagne-Torre S.Susanna, il 77enne di Villa Castelli Francesco Laneve, morto sulla strada che collega il suo paese a Francavilla Fontana, il 68enne di Trepuzzi Oronzo Mellone, venuto a mancare sulla Mesagne-Sandonaci, il 58 enne di Francavilla Pietro Caniglia, deceduto sulla Ostuni-Francavilla.
Le strade di questa provincia non sono più pericolose della media delle provinciali della regione, una statistica fotografa un periodo inferiore ai 30 giorni dal contenuto assolutamente drammatico ma non è la spia di una diretta correlazione fra lo stato, non certo esaltante, delle strade provinciali a Brindisi e gli incidenti mortali.
Infatti la maggior parte degli incidenti ha certamente alla base comportamenti impropri da parte di chi guida. Certo, può accadere benissimo che a pagarne le conseguenze siano gli altri utenti della strada. Il resto lo fanno le fatalità, come un malore alla guida o un guasto meccanico.