Truffa da 40 milioni: arrestato uomo di Ortanova per frode online di pneumatici

Ieri, nell’aeroporto di Fiumicino, un uomo di Ortanova (FG), è finito agli arresti per essere l’artefice principale di una milionaria truffa IVA nel settore della vendita online di pneumatici.
L’uomo di Ortanova, estradato da Dubai dopo l’arresto il 25 gennaio ad opera della polizia locale, è stato arrestato dalla Polizia di Frontiera Aerea e dai militari della Guardia di Finanza per la truffa online.
Le indagini, hanno coinvolto sette società apparentemente situate in Spagna, Romania, Estonia, Ungheria e Bulgaria.
Tuttavia, queste società erano effettivamente gestite dall’Italia attraverso una società con sede ad Ortanova (FG), tutte coinvolte nella truffa online di pneumatici.
L’operazione è ribattezzata con il nome di “Operazione Pit Stop“.
L’organizzazione criminale dietro questa frode gestiva un vasto commercio online di pneumatici per auto e altri veicoli, per un valore di circa 200 milioni di euro, evadendo l’IVA per un totale di 39.462.526 euro.
Secondo quanto emerso dalle indagini condotte, i clienti effettuavano ordini di pneumatici tramite piattaforme di e-commerce apparentemente gestite da società localizzate nelle Isole Canarie.
Tuttavia, queste società trasferivano le richieste ad altre imprese con sede nell’Europa dell’Est.
Questa intricata rete di aziende fittizie era controllata da una cooperativa di Ortanova, coinvolta nella truffa online.
I fornitori effettivi della merce, situati in Germania e Belgio, risultavano estranei al meccanismo di frode. Essi si limitavano a spedire i materiali agli acquirenti.
Le società delle Canarie, invece, emettevano fatture senza applicare l’IVA.
Le indagini, supportate da tecniche investigative sofisticate, analisi finanziarie e sequestri di computer e telefoni, hanno portato all’emissione di provvedimenti cautelari nei confronti di cinque indagati.
Di questi, due sono finiti in custodia in carcere, due agli arresti domiciliari e uno è soggetto all’obbligo di dimora nel suo comune di residenza.
Posti sotto sequestro anche preventivamente disponibilità finanziarie e altri beni fino alla concorrenza dei 39.462.526 euro.
Questi ultimi considerati il profitto della frode IVA.
Posti sotto sequestro preventivo e oscurati anche sette siti web utilizzati per il commercio elettronico.
L’esecuzione dei provvedimenti ha coinvolto dieci Stati dell’Unione Europea e cinque Stati extra-UE.