Xylella fastidiosa: l’allarme in Puglia e la risposta Europea

Xylella fastidiosa in Puglia diventa il simbolo di una battaglia più ampia contro le politiche permissive dell’Unione Europea. La recente scoperta di un nuovo ceppo di questo batterio killer in un mandorlo a Triggiano rilancia l’allarme su un nemico già noto per aver devastato milioni di ulivi nel Salento, lasciando l’intero settore olivicolo in ginocchio.
La Puglia si trova di fronte a una minaccia ambientale e economica senza precedenti a causa della Xylella fastidiosa, un batterio che ha già causato la morte di 21 milioni di ulivi e potrebbe estendere il suo raggio d’azione anche alle viti, replicando la tragica “malattia di Pierce” che ha colpito i vigneti in California.
Coldiretti Puglia alza la voce contro l’inefficienza dei controlli alle frontiere dell’UE, che hanno permesso l’ingresso di materiale vegetale infetto. Il 26 febbraio, una manifestazione a Bruxelles mirerà a sollecitare una politica europea più stringente per proteggere il patrimonio agricolo nazionale.
Nonostante la gravità della situazione, l’azione tempestiva del Servizio Fitosanitario della Regione Puglia dimostra l’importanza di non abbassare la guardia. Monitoraggio capillare, informazione e indennizzi specifici sono tra le misure proposte per contenere e contrastare l’avanzamento della Xylella.
La battaglia contro la Xylella fastidiosa in Puglia non è solo una questione locale, ma richiede un impegno congiunto a livello europeo. Coldiretti Puglia chiede un cambio di passo nelle politiche di prevenzione e intervento, sottolineando l’urgenza di una risposta coordinata e efficace per salvaguardare il futuro dell’agricoltura nella regione e in Europa.