Tragedia al nightclub di Taranto:inchiesta su morte del buttafuori
Nella tragedia che ha colpito Antonio Picciolo, il 39enne deceduto il 9 gennaio scorso nel reparto di Rianimazione di Taranto, si apre un capitolo cruciale con l’incarico dei due consulenti tecnici d’ufficio. Il loro compito, supportati anche dall’autopsia, sarà quello di indagare sulle eventuali responsabilità sanitarie legate alla morte di Picciolo.
Il dramma si è consumato un mese fa, quando Picciolo, che stava lavorando come steward in una discoteca locale, ha improvvisamente accusato un forte mal di testa. Nonostante le prime cure prestate sul posto e il trasferimento d’urgenza all’ospedale di Brindisi, dove è stata riscontrata un’emorragia cerebrale tramite una Tac, la sua vita si è spenta il 9 gennaio nell’ospedale di Taranto.
L’apertura di un fascicolo per omicidio colposo in ambito sanitario ha condotto all’udienza tenutasi questa mattina presso il Tribunale di Brindisi. Il pubblico ministero Francesco Carluccio, responsabile del caso, ha designato i dottori Biagio Solarino e Luigi Chiumarulo come consulenti tecnici d’ufficio incaricati dell’autopsia. I loro interrogativi sono puntati sulla causa o le cause della morte di Picciolo, nonché su eventuali omissioni da parte del personale medico che potrebbero aver contribuito al decesso del paziente.